L’attivista svedese Greta Thunberg, il 13 dicembre è stata a Torino dove ad accoglierla ha trovato, però, una piazza semi deserta. L’adolescente ha sostenuto che i giovani devono pretendere che i politici di tutto il mondo facciano qualcosa per porre un freno ai cambiamenti climatici che stanno distruggendo il pianeta. Prima di chiudere il suo comizio ha intonato, insieme a tutta la piazza, Bella Ciao. Ma i giovani iniziano ad essere stanchi dei suoi discorsi e preferiscono seguire le sardine.
Eletta dal Time “person of the year 2019”, l’adolescente Greta Thunberg, venerdì 13 dicembre, è arrivata in piazza Castello a Torino a bordo di un’auto elettrica. Ad accogliere la giovanissima attivista, però, una piazza semi vuota. La maggior parte dei presenti erano soprattutto giovani. Ed è proprio ai giovani che Greta si rivolge, cercando di far leva sui loro ideali e sul loro diritto ad avere un futuro. Queste – riporta TgCom24 – le parole della giovane: “Il 2020 sarà il nostro action year. Dobbiamo pretendere che i politici s’impegnino, che facciano il loro dovere per mettere un freno ai cambiamenti climatici. Ne va del futuro nostro e dei nostri figli.” Molto proiettata sul futuro questa ragazzina di appena 16 anni che da poco più di un anno sta facendo parlare di sé tutto il mondo. E, infatti, qualche mese fa, ospite alla Corte Europea non esitò ad accusare tutti i politici, indistintamente, di rubare il futuro a lei e a milioni di giovani che rischieranno di non avere più un pianeta proprio a causa dei cambiamenti climatici di cui nessuno sembra occuparsi e preoccuparsi abbastanza. E, nonostante vi siano diversi studiosi ed esperti di clima come il Professor Antonino Zichichi, che neghino la responsabilità dell’essere umano in questi cambiamenti, le piazze continuano a riempirsi ogni volta che c’è Greta Thunberg.
I cambiamenti climatici sono un problema che, a prescindere da come la si pensi, riguardano tutti: Destra, Sinistra o Centro. Eppure Torino – sottolinea Fanpage – ha voluto salutare Greta intonando Bella Ciao. Questo rischia di tagliare fuori un gran numero di attivisti che potrebbero essere in sintonia con le idee della giovane attivista svedese ma non riconoscersi affatto in brani popolari di Sinistra. Insomma le piazze di Greta rischiano di diventare la copia “ecofriendly” delle piazze delle sardine, il movimento anti salviniano, anche qui nato per volontà di 4 giovanissimi. Le sardine, ufficialmente, sono un movimento apolitico, come il loro leader Mattia Santori ha ribadito più volte. Ma nelle loro piazze cantare Bella Ciao è diventato quasi un rituale di apertura. E forse Greta troverà piazze sempre più vuote perché i suoi discorsi, da quanto emerso a Torino, hanno iniziato ad annoiare la maggior parte dei ragazzi che ormai preferiscono seguire Santori e le sardine. Infatti mentre la piazza di Greta contava a malapena 5000 persone, le sardine martedì sfiorarono le 30.000.
Fonte: Fanpage, TgCom24, Torino Today.
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