La Procura di Roma ha già inviato gli atti al Tribunale dei Ministri. Nel mirino 35 voli effettuati durante il mandato di Ministro dell’Interno.
Il leader della Lega Matteo Salvini è indagato dalla Procura di Roma per abuso d’ufficio. A rivelarlo è Repubblica, che specifica che gli atti sono stati già trasferiti al Tribunale dei Ministri. Nel mirino degli inquirenti 35 voli di Stato, effettuati nel periodo in cui Salvini ricopriva l’incarico di Ministro dell’Interno. Tali voli erano già finiti nel mirino della Corte dei Conti nel passato, che aveva però archiviato il fascicolo non avendo riscontrato danni erariali. Secondo l’accusa questi viaggi sono stati effettuati con mezzi in dotazione alla Polizia di Stato e ai Vigli del Fuoco, ma illegittimamente, secondo la Procura di Roma, poichè erano riservati allo svolgimento di compiti istituzionali o di addestramento. Vige una diversa normativa, infatti, per i cosiddetti “voli di Stato”, anche se ad utilizzarli è stato il Capo del Dicastero dell’Interno. Secondo una ricostruzione sempre di “Repubblica”, il leader della Lega avrebbe usato un’escamotage: far coincidere comizi e eventi del partito con gli impegni istituzionali nella stessa zona, potendo giustificare, il tal modo, l’utilizzo di questi mezzi.
Come riporta Tgcom24, da Catanzaro, dove ha partecipato all’inaugurazione della nuova sede leghista della città, Matteo Salvini è intervenuto sulla notizia: “Leggo che sono inquisito. Ma tutti i miei voli di Stato erano per motivi di Stato, da ministro del’Interno, per inaugurare caserme. Mai fatto voli di Stato per andare in vacanza, quello lo fanno altri”. E ha aggiunto: “Non vedo l’ora di andare nei tribunali a difendermi. Sono accusato di tutto, querele, abuso di ufficio, sequestro di persona: l’unica cosa che mi dispiace è che si spendano migliaia e migliaia di euro per indagare su Matteo Salvini e ci sono tanti ‘ndranghetisti in giro per strada”.
Dal mondo politico ha commentato indirettamente la notizia dell’indagine Danilo Toninelli ex Ministro dei Trasporti, parlando ad Agorà su Rai 3: “Io da ministro prendevo voli di linea in seconda classe, ho fatto 70 trasferte” ha detto alla conduttrice Serena Bortone: “Se sei stato votato nel Movimento 5 Stelle, la cui battaglia fondamentale è quella contro la casta, non puoi abusare dei privilegi e degli strumenti di Stato solo perché ricopri un ruolo importante“.
Fonte: Repubblica, Open
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