Mattia Santori delle sardine: “Salvini riempiva le piazze, ora i bar”

Uno dei leader del neo movimento “Sardine” ha attaccato il Leader della Lega Matteo Salvini.

"Salvini prima riempiva piazze, ora solo i bar", l'attacco di Santori delle Sardine - Leggilo.org

Mattia Santori, probabilmente il volto più conosciuto del movimento “Sardine”, ospite a “Di Martedì” su La7, ha attaccato l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Già in una precedente intervista, lo stesso Santori, parlando della nascita del movimento, avvenuta a Bologna nel giorno della presentazione della candidata del centrodestra per le elezioni regionali emiliane Lucia Bergonzoni, aveva attaccato il Senatore leghista ed in particolare il suo staff della comunicazione con queste parole: “Io e gli altri organizzatori abbiamo imparato a fare il lavoro di Salvini in sei giorni. Mi rivolgo a lui: ora prova tu a fare il nostro, a stare in una classe con bambini disabili, impegnarsi per i diritti, fare i lavoretti. Questa è l’Italia reale, che fa appassionare le persone. Questa è la realtà: ci restituite una politica altrettanto seria?”. Come riporta HuffingtonPost, il giovane esponente del movimento ha cercato di nuovo di pungere il leader della Lega, parlando delle iniziative delle “Sardine” che vengono organizzate in tante città italiane: “Salvini prima riempiva le piazze, ora riempie stanze, bar e palazzetti dello sport quando va bene. Siamo ancora nella fase iniziale”.

In una recente intervista rilasciata ad Open, lo stesso Santori ha cercato di chiarire la posizione del movimento rispetto ai partiti politici. Nelle ultime settimane è stato fondato un direttivo e le “sardine” stanno cercando di darsi un’organizzazione ed una struttura che possa coordinare le azioni del Movimento: “Non siamo solo anti-Salvini, perché non vogliamo utilizzare l’odio o la competizione politica come strumento per portare avanti le idee democratiche”. Anche se dopo aggiunge: “Non possiamo lasciare che la Lega vinca in Emilia Romagna e in Toscana, dobbiamo impedirlo”. E conclude: “Le sardine restano fuori dai partiti, questa è la prima regola per permettere al movimento di andare avanti. Ma il dialogo con la politica tradizionale, e quindi i partiti di centrosinistra, arriverà. Prima, però, dobbiamo elaborare le nostre proposte per una politica diversa da quella del centrodestra”.

 

Fonte: HuffingtonPost, Open

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