Governo, il progetto di Beppe Grillo scricchiola sulla Giustizia

Ancora scontri tra gli alleati di Governo. I Cinque Stelle, sostenuti dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, spingono per una legge che abolisca la prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Ma il Partito Democratico, Leu e Italia Viva dicono no e minacciano di fare fronte comune con Forza Italia.

PD M5S lite Giustizia

“Noi con i criminali non vogliamo avere niente a che fare. Punto! O il PD dimostra di essere un partito onesto o con noi non può governare”. Con un tono senza “se” e senza “ma” si è espresso il leader pentastellato Luigi Di Maio. Ennesimo oggetto di scontro che vede scindersi Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle è la legge sulla Prescrizione. In pratica i Cinque Stelle, appoggiati dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiedono che nessun caso che arrivi alla sentenza di primo grado possa finire in prescrizione. Se le cose restano così – come specifica Il Sole 24Ore – a gennaio 2020 entrerà in vigore la norma approvata dal precedente governo giallo-verde la quale prevede la sospensione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio, a prescindere dall’esito del processo stesso. Questo ha scatenato le ire dei Dem i quali sostengono che il provvedimento allungherebbe troppo le cause penali e chiedono, pertanto, uno slittamento di sei mesi. Se i pentastellati non cedono, i Dem hanno addirittura minacciato di allearsi con Forza Italia per bloccare la legge. Il primo firmatario della proposta di legge che vuole l’abolizione della Prescrizione è il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che – riferisce Repubblica – così ha commentato:”Mi sembra una proposta di buon senso, non capisco proprio perché il PD ci ostacoli. Lo Stato ha il dovere di garantire che venga fatta giustizia”. E poi prosegue: “Il Partito Democratico si nasconde dietro un dito. Sostiene che questa legge rallenterebbe troppo l’iter giudiziario già lento. Ma la legge, se entrasse in vigore a partire dal 2020, inizierà ad avere effetto non prima di 3 anni. Nel frattempo avremo tutto il tempo di fare un’altra legge che velocizzi i processi penali”. Infatti il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in sintonia con il pensiero del Movimento, ha sostenuto:”Restiamo uniti, non c’è davvero ragione di scindersi su questa proposta che, intanto, entrerà in vigore tra almeno 3 anni”. Ma i Dem, appoggiati questa volta anche da Leu e da Italia Viva di Matteo Renzi, sembrano non sentire ragioni e pretendono lo slittamento della legge. Il vice segretario del PD Andrea Orlando non ha usato mezzi termini:”Inutile che insistano, hanno presentato proposte imbarazzanti, del tutto inadeguate. La smettano tanto i Cinque Stelle quanto il Premier d’insistere. Noi non voteremo mai a favore”. Ma Di Maio non desiste e rincara la dose:“Ma questi con chi credono di avere a che fare? Grazie alla prescrizione, furbastri come Silvio Berluscono l’hanno fatta franca più volte. Noi siamo un Partito onesto.” E poi ha ammorbidito i toni invitando gli alleati a riflettere:“Lo stesso PD, quando al Governo c’era Berlusconi, aveva votato per interrompere la prescrizione ancora prima della sentenza di primo grado, come proponiamo noi. Addirittura al rinvio a giudizio. Ora abbiamo davvero la possibilità di cambiare l’Italia ma dobbiamo essere uniti”.

Il PD di nuovo con Forza Italia

L’invito a restare uniti di Luigi Di Maio e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sembra non aver fatto breccia nel cuore dei Democratici. Infatti dai banchi del PD di Nicola Zingaretti i toni si alzano. Il capogruppo Andrea Marcucci, con accenti di esasperazione mal celati, ha dichiarato: “Insomma basta, qui stiamo subendo il dispotismo di Grillo e dei grillini. Fanno muro su tutto. Noi abbiamo chiesto di reinviare di soli 6 mesi la legge per l’abolizione della prescrizione. E’ un buon compromesso ma loro rifiutano anche questo. Così non si va avanti”.

Intanto il 27 novembre – come riferisce Il Fatto Quotidiano – verrà messa ai voti la proposta di Forza Italia di calendarizzare con procedura di urgenza il disegno di legge Costa. Questo disegno di legge ha lo scopo di sterilizzare l’entrata in vigore a gennaio delle norme che prevedono lo stop alla prescrizione dalla sentenza. E da quanto dichiarato dal Dem Andrea Orlando, molti esponenti del PD, Leu E Italia Viva, questa volta, accoglieranno a braccia aperte la proposta del Partito di Silvio Berlusconi. Tant’è che – come riporta La Stampa – la deputata di Forza Italia Maria Stella Gelmini si è complimentata con PD e Italia Viva: “Finalmente hanno capito che la legge proposta da Bonafede è assurda. Hanno alzato bandiera bianca. Era ora”.

Dunque dopo la Manovra Finanziaria, l’Ilva, lo Ius Soli e la riforma del Mes il nuovo braccio di ferro sarà sulla prescrizione. E questa volta il Governo giallorosso formatosi con la benedizione di Beppe Grillo potrebbe davvero non reggere.

Fonte: Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Sole24Ore, La Stampa.

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