Il leader della Lega Matteo Salvini in una lunga intervista rilasciata al Corsera, affronta i temi caldi della politica nostrana: l’agonia dei 5 Stelle, il Governo Conte bis e le prossime regionali in Emilia Romagna. Ma è evidente il cambio di passo, di comunicazione dell’ex Ministro dell’Interno, che con i sondaggi che danno il centrodestra in maggioranza nel Paese, si prepara per divenire il nuovo Presidente del Consiglio.
Matteo Salvini inizia la sua intervista al Corriere della Sera dal tema più attuale, ossia l’intervento di Beppe Grillo per cercare di salvare il salvabile nel Movimento. Il Segretario della Lega accusa la dirigenza grillina, ma si dice disposto ad accogliere i reduci che sono pronti a scappare da un Movimento 5 Stelle ormai in crisi: “E l’ultimo tradimento, quello fatale, del popolo grillino. Quello che voleva il cambiamento ed ora si ritrova stretto in un abbraccio mortale con il simbolo dei poteri forti, il Pd. Il Movimento mi pare sulla via dell’esaurimento. Queste scelte sono contro la sua storia. Le nostre porte sono aperte ma ne parlerò solo a cose fatte. Non mi ha sorpreso come il fondatore abbia difeso Di Maio, perché sono alla disperazione. E peraltro, Grillo era già intervenuto, facendo valere la sua volontà, in estate quando si trattò di dare vita al governo Conte 1. Evidentemente, mi viene da dire, l’ex comico deve difendere suoi interessi. E magari stringendosi al Pd pensa di riuscire a portare Romano Prodi al Quirinale. Ma non è questo che mi preoccupa di Grillo”.
Salvini manifesta inquietudine per il rapporto che il Movimento ed i rappresentanti del Governo cinese: “Sono colpito dai suoi incontri con l’ambasciatore cinese e i frequenti viaggi di Di Maio in Cina. E per contro, stanno zitti sulla situazione di Hong Kong. Non vorrei che stessero cambiando la collocazione internazionale dell’Italia. Mentre rompono le scatole a me per la Russia questi tengono rapporti con una dittatura che ha fame di conquista e vocazione imperialista”.
“Sono stati sotto lo stesso partito per 50 anni, ora potranno essere liberi”
La campagna elettorale in Emilia Romagna è entrata nel vivo e il leader della Lega crede nel clamoroso sorpasso nella regione rossa per eccellenza. Gli ultimi sondaggi piazzano la senatrice Lucia Borgonzoni davanti al Presidente uscente Stefano Bonaccini. La candidata del centrodestra ha recuperato diversi punti nelle ultime settimane, specie nella provincia emiliana. La scelta poi del Movimento 5 Stelle di correre alle regionali, scaturita dal voto su Rousseau, potrebbe ulteriormente ostacolare i dem. Matteo Salvini ci crede e punta sulla voglia di riscatto degli emiliano romagnoli: “Io penso all’Emilia-Romagna. Girando per le piazze avverto un’aria positiva. A Rimini ho incontrato i rappresentanti delle categorie produttive. All’unanimità mi hanno detto che vogliono cambiare. Mancano solo 64 giorni. Sono stati per 50 anni sotto lo stesso partito. II 26 gennaio gli emiliano romagnoli potranno finalmente sentirsi liberi. E a noi toccherà rimboccarci le maniche per non deluderli”.
“Le sardine? Voglio incontrarli, basta che dall’altra parte non ci sia solo l’insulto”
L’ex Ministro dell’Interno si sofferma poi sul movimento “Sardine”, nato proprio nella manifestazione di protesta la sera dell’apertura della campagna elettorale della Lega a Bologna. Salvini conferma l’intenzione di voler incontrare i giovani organizzatori, come raccontò Open, a condizione che la smettano con gli insulti. Ma il leader della Lega resta comunque perplesso sui reali obiettivi politici del neo nato movimento: “L’unica cosa che mi lascia perplesso è che scendano in piazza contro l’opposizione. In tutto il mondo si protesta contro chi governa. Io so solo che vado in piazza a presentare le mie proposte sul fisco, sull’agricoltura, sull’industria. Loro, nella piazza accanto, pensano solo a protestare. Mah. Ho comunque intenzione di incontrali, lo farò senz’altro. Sono sempre favorevole al confronto. Basta che dall’altra parte non ci sia solo l’insulto”.
Salvini, nei giorni scorsi, ha immediatamente preso le distanze dal professore di Fiorenzuola, che aveva scritto su facebook di avere intenzione di punire con l’insufficienza gli studenti se questi avessero partecipato al raduno delle sardine a Rimini: “Senza problemi, ma certo che non appena spunta un insegnante di destra diventa subito un appestato”.
“Io Premier? Quella sarà la nostra proposta quando finalmente andremo al voto”
Nelle ultime settimane il leader della Lega ha avuto importanti e proficui incontri con diversi esponenti della Curia e della società civile, come Liliana Segre ed i cardinali Camillo Ruini e Matteo Zuppi. L’impressione è che Matteo Salvini stia coltivando il terreno, convinto che il suo turno a Palazzo Chigi possa arrivare a breve: “Sto studiando e mi sto arricchendo molto dal punto di vista umano, con questi e altri incontri di cui nessuno sa. Ora posso coltivare le relazioni, da ministro dovevo gestire tre emergenze al giorno». Ma sta davvero studiando da premier? «Quella sarà la proposta che faremo agli elettori quando finalmente potranno votare. Sempre che nel frattempo il Paese non finisca a carte quarantotto”.
Ma prima di tornare alle urne ci sono importanti riforme da fare, e il leader della Lega è pronto a collaborare con il Partito Democratico per i provvedimenti più urgenti: “Le regole fondamentali si scrivono insieme. Penso alla riforma della legge elettorale (e se non si farà, ci sarà il nostro referendum sul maggioritario) e quella della giustizia. Ma mi lasci dire un’altra cosa, a proposito di riforme. Vorrei sapere dove è finita la riforma del Codice degli appalti. II premier Conte ci dica dove l’ha imboscata. Doveva essere pronta un anno fa». Ma Salvini sembra ancora non fidarsi dei grillini sul tema: “Di Maio e Grillo cambiano idea ogni giorno. Saremmo felici di confrontarci se sapessimo cosa vogliono”.
“Presto in piazza per un No Tax Day”
L’ex Ministro torna poi su una dichiarazione che aveva scatenato polemiche, tanto da essere citata dal Presidente del Consiglio Conte nel giorno delle sue dimissioni e la conseguente caduta del Governo giallo-verde: “Quando dicevo di volere i pieni poteri, parlavo di poteri nel rispetto della Costituzione. Non cambierei nulla di quello che ho fatto o detto. Chiedevo l’investitore che deriva dal voto democratico. Non ho mai visto un dittatore chiedere le elezioni”.
Ma il Segretario della Lega guarda avanti ed annuncia una grande mobilitazione per il prossimo 4 dicembre: “Sarà un no tax day. In tutte le regioni i nostri uomini scenderanno nelle piazze per spiegare le nostre idee in materia economica. Illustreranno come immaginiamo l’Italia del futuro. Abbiamo ricette per ridare a questo paese il posto che gli spetta”.
Salvini intanto continua anche in Emilia Romagna, ad incontrare cardinali, mentre alcuni parroci lo contestano addirittura durante le omelie. Ma cosa pensa il leader della Lega del fatto di esssere diventato il politico di riferimento dei cattolici? “Forse c’è un po’ di confusione in giro. Un prete che chiude la messa con Bella ciao non si era mai visto. E un periodo storico strano, questo. Io onestamente, mai nella vita avrei pensato che proprio io, divorziato e peccatore, sarei diventato un punto di riferimento per i cattolici. Ma io credo e non me ne vergogno. Presto andrò a Medjugorje”.
Fonte: Corriere della Sera, Open