Il neo movimento delle sardine raccoglie migliaia di persone in piazza e accende non poche discussioni in tv. Emblematico il battibecco tra i giornalisti Lilli Gruber e Francesco Borgonovo, mentre Alessandro Sallusti li definisce ” fasciocomunistelli allevati dal PD”.
Le sardine sono in raccolta anche a Firenze sabato prossimo. Il movimento nato a Bologna lo scorso 14 novembre – dove ha radunato ca. 15000 persone a Piazza Maggiore – in un flash mob di contestazione all’iniziativa elettorale della Lega di Salvini. Sarà Piazza della Repubblica ad accogliere i manifestanti di “La Toscana non si lega”. A occuparsi della manifestazione è la studentessa di psicologia Matilde Sparacino. La 22enne attivista sardina è stata ospite della trasmissione televisiva di Lilli Gruber “Otto e mezzo” , in onda su La7. La giovane modicana ha ribadito l’apartiticità del movimento che non nasce in contrapposizione a qualcuno ma a qualcosa : “Che quel qualcosa sia effettivamente in contrapposizione con i valori di Salvini è un dato di fatto”. Ospiti della puntata anche Francesco Borgonovo, vicedirettore di ” La Verità” e Massimiliano Tarantino, direttore di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, con i quali la presentatrice si è scontrata a più riprese in difesa della Sparacino e del movimento stesso.
Lo scontro avviene quando Borgonovo accusa i giovani manifestanti di non avere valori di spessore, al di fuori della protesta salviniana – ci fa sapere il Fatto Quotidiano.
“Nel frattempo, comunque, riempiono le piazze italiane, quindi qualche cosa ci sarà”, la risposta della Gruber “Anche Salvini riempie le piazze“, ribatte Borgonovo.
“Sì, ma dove ci sono le Sardine, lui sta chiuso in qualche luogo pubblico“, risponde la conduttrice. La bagarre si rinnova quando Borgonovo, nel criticare le Sardine, si rivolge all’attivista di Firenze chiamandola ” signorina”. La Gruber lo bacchetta subito dopo, ricordandogli nome e cognome della giovane ospite.
Borgonovo controbatte: “E’ una signorina, non è offensivo. E’ italiano“.
“E allora tu sei un signorino“, chiosa Gruber . La polemica prosegue quando Borgonovo afferma che alcuni commentatori delle pagine ufficiali delle Sardine hanno insultato Salvini, tacciandolo di fascismo e raffigurandolo in vignette di impiccagioni o a testa in giù: “Insomma, mi sembra che i toni siano sempre quelli”. “Sì, sono sempre quelli della Lega di Salvini – puntualizza la giornalista – perché sui profili social ufficiali di Salvini ne abbiamo viste e ne leggiamo di tutti i colori“. E non manca, la Gruber, di criticare pesantemente il leader della Lega, Matteo Salvini, per aver apostrofato la comandante della Sea Watch, la scorsa estate con il termine “zecca” rimarcando che si trattasse di un termine “usato dai nazisti” per definire gli “ebrei”. E aggiunge: “Non mi interessa se l’allora Ministro attribuisse a quelle parole un significato diverso. Mi scandalizzo e continuerò a scandalizzarmi. Le parole sono pietre.Punto”
Il fenomeno delle ‘sardine‘ è un tema che sta diventando preponderante in diversi talk televisivi, scrive Blastingnews. Nel corso di ‘Otto e mezzo’ a confrontarsi sul cosa stia muovendo così tante persone nel manifestare il proprio dissenso verso, ad esempio Matteo Salvini, si sono confrontati tre opinionisti della scena politica: il giornalista Alessandro Sallusti – che li ha definiti fasciocomunistelli – il filosofo Massimo Cacciari e l’esponente del Partito Democratico Massimo Cuperlo
“Sono rimasto perplesso nel leggere il loro documento fondativo, dove dicono che la Lega ha il diritto di parola, ma non diritto d’ascolto. E non ce la raccontano giusta, perché secondo me sono delle sardine allevate nell’acquario del PD“ dice Sallusti che ha criticato duramente le sardine anche e soprattutto nel suo editoriale e in trasmissione apostrofa: “Dicono che se Salvini vince le elezioni, c’è un pericolo per la democrazia. Ma per dire questo basta Cuperlo, che da anni va in giro a dirlo legittimamente in televisione. Non c’è bisogno che arrivi un ragazzo per ridircelo”.
Sempre nel corso delle puntata Cuperlo risponde a Sallusti: “Voglio rassicurarlo: non penso che se vince Salvini ci sia un pericolo per la democrazia. Penso invece che se vince la Destra, ci sia un pericolo per la tenuta di questo Paese. Per me la mobilitazione delle Sardine è un fatto positivo. Lo dico onestamente: se la piazza di giovedì scorso a Bologna l’avesse convocata il mio partito, non ci sarebbe stata tutta quella gente“
Per il filosofo Cacciari la questione è tutt’altra: il fenomeno, dal suo punto di vista, è il sintomo del malessere radicale che c’è il tutte le democrazie europee: “Una volta sono Sardine, una volta è il movimento di Greta, un’altra volta ancora sono i 5 Stelle – per Cacciari sono fenomeni che vanno letti con estrema serietà – La Sinistra dovrebbe mettere insieme un programma che raccolga con una logica di governo queste diverse istanze. Se non lo farà, quelle stesse istanze esploderanno, una volta a destra, una volta a sinistra, una volta al centro, in modo assolutamente disordinato, aumentando il casino generale che regna nelle democrazie europee”.
Fonti: Il Resto del Carlino ,Il Fatto quotidiano, Blastingnews, La7 “Otto e mezzo”
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