Mattia Santori, uno degli organizzatori del movimento delle sardine, nato poco più di una settimana fa per contestare le politiche di Matteo Salvini, ospita alla trasmissione Piazzapulita su La 7, ha detto all’ex Ministro dell’Interno: “Noi in 6 giorni abbiamo imparato a fare Politica. Ma tu il nostro lavoro non lo sapresti mai fare”.
Chi pensa che i pesciolini non abbiano le unghie non conosce ancora le sardine. Con questo nome si designa, ormai in tutta Italia, il movimento di contestatori di Matteo Salvini che si presenta nelle piazze dove il leader del Carroccio tiene i suoi comizi per protestare con flashmob in cui tutti stanno ermi e muti. Il movimento è nato sui social per iniziativa di 4 giovani e ha esordito lo scorso 14 novembre in Piazza maggiore a Bologna, durante il via ufficiale della campagna elettorale di Lucia Borgonzoni, la senatrice della Lega in corsa per le elezioni regionali in Emilia Romagna. Tra gli organizzatori delle sardine c’è il bolognese Mattia Santori, recentemente ospite alla trasmissione Piazzapulita in onda su La 7. Il giovane, durante l’ospitata, ha messo da parte i toni calmi e pacifici che dovrebbero caratterizzare il movimento di cui è promotore. Ha preferito tirare fuori le unghie e attaccare Matteo Salvini. Queste – riferisce Huffington Post – sono state le parole di Santori: “E che ci vorrà mai a fare Politica? Noi abbiamo imparato in 6 giorni”. E poi, con tono di sfida, ha proseguito: “Caro Salvini prova tu, invece, a fare il nostro mestiere. Prova tu a stare in mezzo ai bambini disabili, a fare lavoretti, a lottare per i diritti. Non ci riusciresti mai. Ma è questa la vera Politica, mica quella che fai tu”. E poi, munito di numeri e dati, ha proseguito: “Caro Salvini il tuo nemico più pericoloso siamo noi. Lo dicono anche i sondaggi”. Santori faceva riferimento ad un sondaggio Index secondo il quale – come riporta Open – per gli italiani il 43,6% degli italiani, il vero pericolo per la Lega non è rappresentato non da PD di Nicola Zingaretti né da Italia Viva di Matteo Renzi ma proprio dalle manifestazioni di piazza. I Cinque Stelle non sono stati neppure calcolati. Questi dati più che intimorire Matteo salvini dovrebbero far riflettere i partiti oppositori che si sono visti surclassare da un movimento di piazza nato per iniziativa di 4 giovani che non si occupano di Politica per professione. Per quanto riguarda Matteo Salvini, il leader della Lega ha più volte ribadito: “Non temo le sardine ma le rispetto. ben vengano le espressioni di dissenso pacifiche e civili. Penso che andrò in piazza a sentire le loro obiezioni per capire che cosa i giovani chiedono alla Politica”.
Intanto, mentre Mattia Santori va in tv per fare conoscere il suo movimento, le sardine hanno iniziato a darsi una forma più strutturata . Infatti – come riporta SkyTg24 – si sono create un manifesto il cui incipit è: “Cari populisti vi ringraziamo per aver risvegliato le nostre coscienze”. Per poi proseguire con molte critiche alle politiche salviniane ma poche proposte alternative e realizzabili. Ma l’attività non si limita a slogan sui social. I pesciolini che, a detta loro, “nuotano controcorrente”,continuano a conquistare drappi di terra ferma. Da Bologna, infatti, in poco più di una settimana, il movimento si è espanso per raggiungere le piazze di molte altre città italiane. Di particolare rilievo è stato il flashmob avvenuto a Sorrento il 21 novembre. Matteo Salvini, insieme al suo ex sottosegretario Nicola Molteni, si erano recati in Campania per accogliere i sindaci di Sorrento e Positano recentemente passati nel partito Lega – Noi con Salvini. Decisione non gradita a gran parte della cittadinanza che si è radunata. Ma questa volta, prima del flashmob, i pesciolini (che qui si chiamano “fravagli”, in onore di un pesce locale) hanno deciso d’intonare una canzone: Bella Ciao. Il ché, in parte, contraddice quanto prescritto dai fondatori del movimento i quali, fin da subito, hanno specificato che sono bandite bandiere o simboli di parte, di qualunque parte. E a Bologna, durante il lancio d’esordio, la manifestazione non fu realmente del tutto apartitica. Infatti presenziarono all’evento diversi esponenti del PD e di liste civiche di Sinistra. Non da ultima fece la sua comparsa tra le prime fila Flavia Franzoni, la moglie dell’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, il quale si è dichiarato certo della vittoria del Centrosinistra in Emilia Romagna.
Fonte: Huffington Post, Open, SkyTg24.