I malumori nella Maggioranza sono ormai evidenti e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte non sembra essere in grado di tenerli a freno. Il sospetto è che le elezioni regionali in Emilia Romagna siano la prova generale delle nazionali per la prossima primavera.
La tre giorni dem a Bologna continua ad avere strascichi. Le proposte del Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, ossia l’approvazione dello ius soli, dello ius culturae e lo smantellamento dei decreti sicurezza salviniani agita gli alleati di Governo, Il Movimento 5 Stelle è spiazzato dall’atteggiamento di Zingaretti, come racconta Fiorenza Sarzanini dalle colonne de
La Stampa. Il Segretario del PD vuole scavalcare il M5S e spostare a sinistra il Governo Conte. O forse, come ipotizzano in molti all’interno del Movimento, vuole solo un alibi per far cadere l’Esecutivo.
Troppi ormai i nodi venuti al pettine: lo scudo penale per il caso ArcelorMittal, la plastic tax e adesso lo ius soli. Senza parlare del fatto che il Movimento, che insieme al Presidente Conte ha sempre rivendicato l’appoggio dato all’allora Ministro degli Interni Matteo Salvini, non intende cancellare i Decreti Sicurezza, ma modificarli secondo le direttive arrivate dal Presidente Sergio Mattarella. Forse Zingaretti sta cercando una sponda nel Movimento, quella più a sinistra vicina al Presidente della Camera Roberto Fico, anche per un post Governo Conte. Tanto basta per far tornare l’odio tra i due partiti mai del tutto sopito.
Zingaretti e Di Maio si giocano tutto