Il premier Giuseppe Conte sembrerebbe essere stato tutt’altro che parco nelle spese nel mese di settembre 2019; sette viaggi effettuati cui costo totale è stato di 125.484 euro.
Come se non bastassero le nuove tasse previste nella Manovra, per gli italiani arriva anche la notizia secondo cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarebbe stato ben poco contenuto nelle spese nel mese di settembre 2019. In nome della trasparenza, da diverso tempo gli appositi siti ufficiali sono tenuti a pubblicare un’ accurata documentazione riguardante i nostri parlamentari e i membri del governo.
Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri sono state pubblicate le note spese per i viaggi di settembre di Giuseppe Conte: tra spostamenti, cibo, pernotti e indennità, il premier e il suo staffi sono costati più di 125.000 euro, per l’esattezza 125.484,27 euro. Tale cifra sarebbe stata spesa dal Premier, o dall’ “Autorità”- così viene definito il presidente del Consiglio nel gergo politico – per sette trasferte: cinque all’interno del Paese e due al di fuori dell’Italia.
Per quelle dentro i confini nazionali Conte avrebbe portato con sé una delegazione ufficiale formata solo da membri interni alla Presidenza del Consiglio dei ministri per un totale di 60 persone. Come riportato da Adnkronos, per le uscite all’estero, invece, la delegazione sarebbe stata formata complessivamente da 59 persone. Nel totale, dunque, i componenti che avrebbero seguito il premier del governo giallorosso sarebbe stato formato da 119 persone, di cui nessuno di essi “esterno” a carico del bilancio della presidenza del Consiglio.
Entrando invece più nello specifico dei costi relativi ad ogni attività svolta, si legge che per i “pernottamenti e pasti” sarebbero stati spesi 87.712,86 euro, di cui 2 mila euro per i viaggi in Italia e più di 85 mila euro per quelli all’estero. Parecchio impegnativo è stato il viaggio a New York in occasione della conferenza dell’Onu.
Come riferito da Il Giornale, per quanto riguarda le delegazioni, le spese complessive ammonterebbero intorno ai 30 mila euro, importo al cui interno si troverebbero anche i consumi stimati del carburante per le auto di servizio e i costi dei biglietti per i treni e gli aerei di linea. A tutte queste cifre dovranno essere conteggiate anche i 7.901 euro delle cifre totali per le indennità di missione previste nei casi previsti dalla legge.
Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Adnkronos, Il Giornale
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