158 crisi aziendali, 250 mila lavoratori a rischio, l’avvocato del popolo riferisce a Mattarella

Il Premier Giuseppe Conte si è recato al Quirinale per informare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’incontro avuto con gli alti dirigenti della Mittal. Mattarella ha ribadito al capo del Governo di dover trovare una soluzione veloce per risolvere una crisi che rischia di essere una vera e proprio bomba sociale.

 

Come svelato dal Corriere della Sera, in articolo a firma di Maurizio Breda, il Presidente Mattarella è molto preoccupato dalla politica industriale del Governo. Le numerose vertenze aperte, ed un Esecutivo che sembra lacerarsi ogni giorno di più, turbano la massima carica dello Stato. Il Premier Conte, dal canto suo, ha promesso che si farà il possibile, sia per ArcelorMittal che per gli altri tavoli aperti, senza però garantire al Presidente della Repubblica la tenuta del suo Governo. Mattarella avrebbe richiamato il Presidente Conte con un monito preciso: “Dovere sbrigarvi a risolvere la crisi dell’Ilva. Trovate il modo di uscirne in fretta, tenendo insieme il problema dell’occupazione e quello della continuità industriale. Valer per l’acciaieria di Taranto, su cui bisogna che vi concentriate subito, ma anche per Alitalia, Whirpool e le altre crisi aziendali aperte. Non possiamo permetterci, sull’onda dell’abbandono di ArcelorMittal, che scatti un effetto sistemico sulle nostre imprese”. Ad inizio anno le vertenze aperte erano 138, oggi sono arrivate a 158. Un numero incredibile che certificano una crisi, se si pensa che le aziende coinvolte comprendano quasi 250mila lavoratori.

Preoccupano i tantissimi tavoli aperti

Mattarella ha voluto anche testare lo stato di salute dell’Esecutivo. Sono molti i dubbi che attanagliano il Presidente della Repubblica, in primo luogo, la gestione della crisi degli stabilimenti dell’ex Ilva. I tre provvedimenti ad hoc, approvati per l’azienda, nei mesi di settembre, non hanno fatto capire le reali intenzioni del Governo sulla questione dello scudo penale. Inoltre, c’è il timore che si possa chiudere un accordo alle condizioni dell’ArcelorMittal, con la tutela legale ed i 5mila esuberi richiesti. Il rischio è che l’ArcelorMittal si trascini tutto l’indotto, aumentando le crisi aziendali.

Conte ha ammesso al Presidente Mattarella che la maggioranza non è solida

La tenuta della maggioranza sembra scricchiolare davanti alla crisi di Taranto. Ciò è stato anche confermato dal Presidente del Consiglio, come sottolineato da Libero. Il Movimento 5 Stelle sta vivendo forse la sua stagione più difficile, con le guerre di correnti che ne minano la stabilità su tante posizioni. Compresa quella dello scudo penale del caso ArcelorMittal, il cui stralcio rischioso è stato guidato dall’ex Ministro per il Sud Barbara Lezzi ed i suoi.

Il Partito Democratico sta valutando il da farsi. Il Segretario Nicola Zingaretti potrebbe staccare la spina dopo l’approvazione della Legge di Bilancio, ma sarebbe impensabile farlo in piena vertenza Mittal. Più probabile che per adesso il Governo si mostri unito, per poi passare alla resa dei conti in un secondo momento.

 

Fonte: Corriere della Sera, Libero

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