Proietti: “Salvini minacciato come Segre? Diamogli la scorta”

L’attore Gigi Proietti ha ironizzato su Matteo Salvini per la risposta sulla scorta assegnata alla senatrice a vita Liliana a seguito delle minacce subite tramite il web.

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Gigi Proietti ha replicato con una battuta alla recente dichiarazione di Matteo Salvini alla scorta assegnata a Liliana Segre. Il leader della Lega a seguito di questa decisione da parte del Comitato per l’ordine e la sicurezza di Milano alla senatrice a vita per via delle minacce e degli insulti antisemiti apparsi sul web aveva così dichiarato oggi lasciando piazza Montecitorio: “Le minacce, da parte di chiunque, sono gravissime – ha spiegato – Quelle che io quotidianamente ricevo, quelle contro la Segre, contro Salvini e contro chiunque sono gravissime“.

A tali affermazioni l’attore romano ha così risposto: “Mo’ Salvini dice di essere minacciato? Diamo la scorta pure a Salvini così è contento! – ha esordito – Forse ci siamo distratti, è da tempo che in questo paese ci sono segnali strani, direi inquietanti – ha proseguito Proietti – Spesso le dichiarazioni di persone che dovrebbero rappresentare il popolo sono preoccupanti. Io se parlo – ha specificato – parlo per me mentre i politici parlano per i propri elettori e questa cosa è molto preoccupante“.

Mentre sull’astensione del Centrodestra in merito alla mozione presentata da Liliana Segre per l’istituzione di una Commissione contro l’odio, il razzismo e l’antisemitismo, Proietti ha sostenuto nel corso dell’intervista rilasciata ai microfoni di Adnkronos: “Se uno non condanna drasticamente, senza se e senza ma – l’odio, il razzismo e l’antisemitismo ndr – significa che c’è molta parte degli italiani che vuole questo ed è la cosa che mi angoscia di più – si legge in un passaggio ripreso da FanpageCi dovrà essere una presa di posizione da parte di un fronte più progressista e democratico per far capire che il paese non è solo questo, è anche diverso – ha concluso – da quello di cui si parla continuamente. Di quell’altro paese però non si parla mai“.

Fonte: Adnkronos, Fanpage

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