Trovato nella giornata di ieri un accordo per la ridistribuzione dei migranti sbarcati sulle coste siciliane dalla nave Alan Kurdi. Alcuni di questi verranno trasferiti a Taranto. Intanto divampa la polemica tra Lamorgese e Salvini sui dati degli sbarchi.
Trovato un accordo per la Alan Kurdi che nella giornata di ieri era entrata nelle acque territoriali italiane nonostante il divieto della Guardia Costiera, dopo essere stata sette giorni ferma al largo della Sicilia. La nave della Ong Sea Eye sabato scorso aveva soccorso 88 migranti ed aveva denunciato le autorità libiche di aver usato armi nel tentativo di contrasto delle operazioni di soccorso. Il Viminale, nella tarda serata, ha reso noto che sono già iniziate le operazioni di sbarco e di ricollocamento dei migranti a bordo. i migranti verranno trasferiti a Taranto, dopo che la Regione Puglia ha deciso di accollarsi parte dell’equipaggio per venire incontro alle richieste di aiuto dell’isola siciliana.
In base al patti stipulati durante il recente vertice di Malta, una porzione dei migranti verrà ridistribuita tra i paesi dell’Unione Europea. Germania e Francia ne accoglieranno 60, il Portogallo 5 e l’Irlanda 2 scrive l’Ansa. Appena due giorni fa, sulle coste di Pozzallo era sbarcata la Ocean Viking con 104 migranti a bordo.
L’emergenza non sembra rientrata, poichè è già stata segnalata, nelle acque maltesi, la presenza di un’altra nave in pericolo. A bordo ci sarebbero 40 persone, tra cui 7 donne, partite giovedì da Zuwarah, in Libia. L’allarme, riferisce l’Adnkronos, è stato dato da Alarm Phone e da Open Arms, che nella giornata di ieri hanno denunciato anche la scarsa collaborazione e i ritardi delle autorità maltesi negli interventi di soccorso in mare.
L’accordo arriva l’indomani della polemica tra il Minsitro dell’Interno Luciana Lamorgese e leader della Lega Matteo Salvini. L’ex Ministro sostiene che i dati forniti dal Viminale, relativi all’anno 2018-2019, dimostrino come, dal mese di agosto, cioè dall’insediamento del Governo Conte bis, siano aumentati vertiginosamente gli sbarchi sulle coste italiane. “Sono disponibile ad un confronto in studio sui numeri- ha dichiarato il senatore leghista- Settembre 2018 ci sono stati 947 sbarchi, nel settembre 2019 2500, quasi il triplo”.
Ma per il Ministro dell’Interno, i dati si riferiscono al solo mese di settembre: “Nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 contro i 22mila di tutto il 2018”. Per il Ministro l’incremento numerico è da attribuire agli sbarchi autonomi, effettuati con piccole imbarcazioni, che avvengono sulle nostre coste. “Non c’è alcuna invasione” ha chiosato Lamorgese.
Fonte: Adnkronos, Ansa, Sea Eye Twitter
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