Furto di magliette alla Rinascente, Marco Carta assolto

Il cantante Marco Carta è stato assolto “per non aver commesso il fatto” nel processo in cui era accusato del furto di magliette dal valore di 1.200 euro alla Rinascente.

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Si è concluso con la pronuncia di una sentenza di assoluzione “per non aver commesso il fatto” per Marco Carta il processo che vedeva il cantante accusato del furto di alcune magliette dal valore di 1.200 euro alla Rinascente. Il fatto per il quale il vincitore di “Amici” nel 2008 è imputato era era avvenuto lo scorso 31 maggio, mentre si trovava nel centro commerciale insieme a un’amica, Fabiana Muscas.

La donna, un’infermiera 53enne, ha invece chiesto di essere ammessa all’istituto della messa alla prova, vale a dire di poter svolgere lavori di pubblica utilità in un’associazione che si occupa di donne vittime della tratta della prostituzione a Cagliari. Una richiesta che il giudice deciderà se accogliere o meno il prossimo 17 dicembre.

Quest’oggi è stata invece la volta del processo a carico di Marco Carta. Prima della sentenza che ne sancito l’assoluzione, il pm di Milano, Nicola Rossato, aveva richiesto una condanna a 8 mesi e 400 euro di multa. I legali del cantante, Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta, avevano chiesto l’assoluzione piena, come riportato dall’Ansa,.

Il vincitore del Festival di Sanremo 2009 non era presente in aula. Il suo avvocato non appena saputa la pronuncia da parte del giudice di Milano, Stefano Caramellino, gli ha telefonato per comunicargli la bella notizia, alla quale Carta ha risposto piangendo “grazie, è finito un incubo“. La Procura tuttavia come riferisce La Stampa, impugnerà la sentenza di assoluzione.

Marco Carta, una volta venuto a conoscenza di essere stato assolto ha scritto sul proprio profilo Instagram: “Non ho mai smesso di credere. È come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno. Perché è questo che rimane, solo un brutto ricordo in via d’estinzione – si legge sul suo account – Ringrazio tutte le persone che non hanno mai creduto neanche per un secondo alle cattiverie dette gratuitamente. Grazie alla mia famiglia, ai miei amici, quelli veri. Grazie Sirio, amore mio. Adesso – ha concluso – posso riprendere ancora più forte la mia musica e le mie giornate, ora posso tornare a sorridere“.

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Fonte: Ansa, La Stampa, Marco Carta Instagram

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