Ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato ricevuto al Copasir per riferire in merito alle vicende del Russiagate. Dopo l’audizione ha convocato i giornalisti a Palazzo Chigi e ha criticato il leader della Lega, Matteo Salvini.
Dopo settimane di attese e continui rinvii, ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato ricevuto al Copasir – Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica -presieduto dal leghista Raffaele Volpi, per riferire in merito alle vicende del Russiagate. In particolare il Premier ha dovuto rendere conto delle due visite del Ministro americano William Barr a Roma avvenute ad agosto e a settembre. Il Ministro Barr, in quelle occasioni, incontrò Gennaro Vecchione, a capo dei Servizi Segreti Italiani, e i responsabili dei dipartimenti di Sicurezza Interna ed Esterna. Ciò che non è mai stato chiaro è se Giuseppe Conte fosse al corrente del motivo delle visite di Barr a Roma e perché non avesse avvisato immediatamente il Copasir. Il Presidente del Consiglio, nelle scorse settimane, si era mostrato tranquillo e, quasi con tono di sfida, aveva sostenuto “Al momento giusto fornirò al Copasir così tante informazioni da mettere in imbarazzo chi ora mi accusa“. Dopo un’audizione durata oltre 2 ore e mezza, il Premier – riferisce l’Ansa – ha convocato i giornalisti a Palazzo Chigi “E’ stato fatto tutto nel massimo della legalità. Il Ministro Barr è venuto in Italia per fare chiarezza su eventuali relazioni tra Donald Trump e la Russia durante le elezioni presidenziali del 2016 negli Stati Uniti. Barr chiedeva uno scambio preliminare di informazioni con la nostra intelligence per “verificare l’operato di alcuni agenti americani in Italia nel 2016”. Nessun complotto, quindi, a detta del premier Conte che ha proseguito “Io non ho nemmeno mai parlato con Barr. Tutto si è svolto attraverso l’intelligence. Tornassi indietro agirei allo stesso modo.”
E a conclusione delle spiegazioni, il Presidente del Consiglio ha voluto spostare l’attenzione sul suo attuale avversario: il leader della Lega Matteo Salvini. Come riporta Fanpage, queste sono state le parole del Presidente del Consiglio: “Salvini in queste settimane ha continuato ad accusare me di avere segreti. Ma lui, fino ad oggi, non ha ancora chiarito la questione “Savoini” e i presunti fondi russi alla Lega“. E ha proseguito “Manca totalmente di sensibilità istituzionale. Ai tempi ricopriva un ruolo che implicava grande responsabilità. Si rifiutò di dare spiegazioni e costrinse me ad andare in Senato. Io che non sapevo nulla. Per me fu una situazione di grande imbarazzo”.
Non si sono fatte attendere le reazioni della Lega. Come riferisce Open così ha commentato Paolo Arrigoni, senatore e membro del Copasir: “Un premier completamente accecato dall’odio contro Salvini. Ha messo a rischio la sicurezza dell’Italia per difendere se stesso. Inoltre ha tirato in ballo questioni che non c’entrano nulla. Sui presunti finanziamenti della Russia alla Lega c’è un’ indagine della magistratura in corso.Ha solo messo in imbarazzo la diplomazia italiana e gli alleati americani“. Dal canto suo l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini si è limitato a dire, come riporta AGI, “Conte ormai è disperato e non sa più come attaccarmi. Si è rivelato un bluff. Ciò che mi preoccupa non sono le sue parole al vento ma la sua Manovra Finanziaria che ha aumentato le tasse”.
Fonte: Ufficio Stampa Palazzo Chigi, Ansa, Open, AGI, Fanpage