Matteo Renzi: “Eliminare Quota 100. È pensata solo per chi ha già diritti”

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, è tornato ad attaccare il Governo sulla manovra chiedendo di eliminare Quota 100.

Matteo Renzi Italia Viva eliminare Quota 100 Luigi Di Maio M5s non voteremo per nuovi esodati come in legge Fornero - Leggilo

Continua ad essere alta la tensione all’interno del Governo per quanto riguarda la manovra. Adesso l’argomento di discussione risulta essere Quota 100, quella riforma voluta dall’allora Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che consente di poter andare anticipatamente in pensione. E ancora una volta la voce critica dentro l’esecutivo è quella di Matteo Renzi che già nei giorni scorsi si è scontrato con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il leader di Italia Viva, così come fatto in precedenza dall’esponente del suo partito, Luigi Marattin, ha richiesto che nella prossima Legge di Bilancio sia eliminato del tutto questo provvedimento di stampo Lega in quanto “Quota 100 è pensato solo per chi ha già diritti – ha sostenuto l’ex segretario PD – togliere questa misura per destinare i soldi alle famiglie e allo stipendio dei lavoratori sarebbe giusto e molto utile. Via quota 100, più risorse ai figli e ai salari“.

Affermazione a cui ha replicato da Lussemburgo, dove è presente per partecipare al consiglio Affari Esteri dell’Ue, Luigi Di Maio: “Se qualcuno pensa di poter far partire una nuova generazione di esodati, quelli di Quota 100, ha sbagliato governo – ha spiegato il ministro degli Esteri, come riportato da Il Messaggeroil M5S non darà mai i voti per una legge di bilancio che elimina Quota 100 e crea altri esodati e, soprattutto, non ci sono i voti per abolire Quota 100“, mentre la proposta dell’ex sindaco di Firenze è stata definita “una fantasia poco felice” di Italia Viva.

Renzi riferisce Fanpage, ha almeno espresso soddisfazione per l’unanimità trovata sul mancato aumento dell’Iva, sottolineando ancora una volta il suo no a qualsiasi inasprimento di tasse. Il senatore toscano ha quindi detto no a possibili nuove imposte su gasolio o zucchero. “Tagliamo i costi piuttosto – ha evidenziato – Pensate che oggi le spese per beni e servizi sono tra i 10 e i 15 miliardi in più rispetto a quando al Governo eravamo noi. Assurdo un aumento così rilevante, no? – ha aggiunto – Si dovrebbe tornare al livello della spesa media del Governo Renzi. Ma in alternativa prendiamo i soldi dai tagli, non dalle tasse. Ad aumentare – ha concluso – le tasse sono capaci tutti“.

È evidente che le divergenze tra le varie anime del Governo non sono comunque rientrate, viste le posizioni diametralmente opposte tra le varie parti che compongono l’Esecutivo giallorosso. La possibile soluzione emersa negli ultimi giorni per mettere fine a questa fase di stallo sarebbe quella di una rimodulazione degli attuali posticipi trimestrali per i dipendenti privati e gli autonomi e di quelli semestrali per i dipendenti pubblici: questo potrebbe portare a nuove risorse che servirebbero ad evitare l’eliminazione totale di Quota 100, ma soltanto una sua modifica.

Fonte: Il Messaggero, Fanpage

Gestione cookie