Secondo un recente sondaggio la maggior parte degli italiani è favorevole all’accoglienza dei migranti. Tuttavia sono emerse parecchie contraddizioni che suscitano qualche perplessità su come il sondaggio sia stato realizzato e le conclusioni che se ne vorrebbero trarre.
Il 13 ottobre si è svolta la 13esima edizione di “Terra di Tutti FilmFestival“. In previsione di questo grande evento l’istituto Ipsos di Nando Pagnoncelli ha organizzato un sondaggio dal nome “Ciak Migraction”. Agli italiani è stato chiesto di rispondere ad alcuni quesiti sul tema dell’immigrazione. Dalle risposte è emersa una certa contraddittorietà e confusione a riguardo. Ad esempio – riferisce Adnkronos – secondo l’indagine la maggior parte delle persone ha sovrastimato la quantità di migranti presenti sul territorio credendo che rappresentino ben il 33% quando, in realtà, sarebbero il 9%. Eppure, nonostante la sovrastima, l’immigrazione figura soltanto al quarto posto tra i problemi ritenuti più urgenti da risolvere. Superata, di gran lunga, dalla disoccupazione e dalle tasse. Gli italiani si confermano un popolo ospitale. Infatti ben il 68% si è dichiarato favorevole all’accoglienza dei migranti anche se il 46% li ritiene un pericolo per gli italiani in termini lavorativi in quanto, accettando salari più bassi, in un certo qual modo “rubano il posto“. E ancora, nonostante la maggioranza degli intervistati fosse favorevole all’apertura delle frontiere, il 46% temeva per i costi che i migranti comportano sul welfare. Altro nodo cruciale quello della sicurezza: quasi tutti gli italiani sono dell’avviso che la maggior parte dei crimini venga commessa da immigrati.
E questa percezione non è infondata. Infatti, lo stesso capo della polizia Franco Gabrielli, solo qualche giorno fa – riferiva SkyTg24 – ammetteva che la criminalità straniera è in crescita e che l’arrivo di immigrati è stato direttamente proporzionale all’aumento di alcuni tipi di reati come stupro e omicidio. Ma la contraddizione più evidente riguarda l’impatto culturale. Nonostante le dichiarazioni di accoglienza, infatti, il 57% degli italiani ritiene che i migranti abbiano un impatto socio culturale negativo sul Paese e non apportino alcun tipo di arricchimento o beneficio.
I risultati del sondaggio sono stati presentati durante il FilmFestival da Marco Chiesara, presidente della Onlus WeWord, che – riporta Fanpage – ha così commentato “I dati mostrano che gli italiani hanno una percezione distorta. A questo ha contribuito il clima di odio diffuso negli ultimi anni. Questo genera diffidenza e paura verso i migranti”. Diffidenza, a dire il vero, la suscita un sondaggio che registra un tale numero di contraddizioni senza riuscire ad arrivare ad una spiegazione plausibile ed a una sintesi valida, se non quella rappresentata dalla facile e falsa spiegazione del “clima d’odio”
Probabilmente le contraddizioni e le paure degli italiani derivano da una situazione sempre più esasperata. La decisione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di riaprire i Porti ha visto un fortissimo aumento degli sbarchi in un solo mese. A ciò va aggiunto il fatto che nelle grandi città, come ad esempio Milano, la maggior parte dei sussidi e delle case popolari va a famiglie di stranieri. Le politiche economiche se inique o poco oculate sono destinate e ripercuotersi nella percezione dell’altro. Anche il progetto di cui ha recentemente parlato il Ministro della Salute Roberto Speranza concernente l’abolizione del superticket a favore di ticket progressivi, potrebbe pesare sui ceti medi che potrebbero dovere sostenere l’assistenza dei più indigenti tra questi anche i migranti.
Fonte: Adnkronos, Fanpage, SkyTg24.
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