Chef Rubio attacca ferocemente Matteo Salvini sul tortellino “Non capisci nulla né di politica né di cucina quindi stattene zitto”.
Doveva essere il tortellino dell’accoglienza e invece si è trasformato nel tortellino della discordia. Nemmeno la regina Elena di Troia suscitò cotanta guerra tra rivali. E tutti i rivali sono accomunati dalla passione per la buona tavola, a quanto pare. Dopo la dichiarazione – riferisce AGI – dell’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi di preparare, per la festa di San Petronio, oltre al classico tortellino farcito con carne suina, un tortellino con carne di pollo per consentire anche ai Musulmani di gustare questa prelibatezza, si è scatenato l’inferno.
Il nodo cruciale, al di là dei gusti personali e dell’importanza del conservare o innovare la tradizione, la domanda è: nelle intenzioni di Monsignor Zuppi per chi doveva essere accogliente questo tortellino? Il Forum Regionale delle Famiglie, che si è assunto la responsabilità dell’iniziativa di questo tortellino “pig free”, ha ribadito che “Famiglia vuol dire accoglienza e unione. Questo è il senso della festa ed è per questo che abbiamo voluto proporre un tortellino accogliente per tutti” . Ma, a ben vedere, da questa concezione di “tutti” in molti restano tagliati fuori. Perché alla festa del patrono oltre a cattolici e musulmani magari vi erano anche vegani, vegetariani, fruttariani, celiaci, macrobiotici. Dunque perché creare un tortellino solo per i musulmani e lasciare esclusi tutti gli altri? Un vegano e un celiaco potrebbero sentirsi esclusi e non accolti dunque. Se deve essere “accoglienza” per tutti non poteva mancare un tortellino gluten free, ripieno di verdure. Ma di queste varianti non si è avuta notizia.
La leghista bolognese Lucia Borgonzoni, ex sottosegretaria alla Cultura riporta la Repubblica di Bologna, si è detta sdegnata per questo scempio che distrugge la cucina tradizionale italiana, un patrimonio da conservare e valorizzare. Ma le polemiche hanno oltrepassato i confini della Lega e dei partiti. Il regista Pupi Avati, infatti, ha sostenuto “Sono un fan di Monsignor Zuppi ma questa volta non mi trova d’accordo. Il tortellino si fa con il maiale, punto!“.
Il leader del Carroccio Matteo Salvini non ha perso occasione di intervenire su un argomento che toccava temi a lui cari, come politica e cucina, e in un post su Twitter ha scritto: “Se noi andassimo in un Paese musulmano dubito che modificherebbero la loro cucina tradizionale per noi“. Non si sono fatte attendere le risposte. Tra i primi a reagire c’è stata la consigliera comunale di Milano Sumaya Abdel Quader che ha fatto notare a Salvini “Si tratta di aggiungere non di togliere. Un’opzione in più per tutti. Il tortellino tradizionale comunque rimane“. Decisamente meno gentili, invece, come riferisce Adnkronos, le parole di Gabriele Rubini, alias Rubio. Il noto chef ha risposto con un tweet dei suoi: “Di cucina ne sai esattamente quanto di politica e di cultura: niente! Quindi cucciolo limitati a baciare i crocefissi e magnate i tortellini in scatola“. Del resto l’ex rugbista attuale chef -showman televisivo, non perde occasione per attaccare il segretario federale della Lega. Solo qualche settimana fa Rubio aveva insultato Matteo Salvini per aver portato sul palco di Pontida una bimba di Bibbiano. E sempre Rubio, con non si sa bene con quali prove a sostegno, aveva accusato la polizia di essere di Destra e di picchiare solo i manifestanti di Sinistra.
Fonte: Adnkronos, AGI, Il Corriere di Bologna, Matteo Salvini Twitter, Chef Rubio Twitter.
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