Il neo ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha fornito i nuovi dati sui migranti arrivati in Italia.
Luciana Lamorgese nel suo intervento davanti alle commissioni Affari Costituzionali e Affari Europei congiunte in Senato ha fornito i nuovi numeri che riguardano i flussi migratori in Italia. Si tratta di numeri in diminuzione rispetto a quelli dell’anno precedente, anche se per sua stessa ammissione si è verificato un aumento degli sbarchi dalla Tunisia, come riporta Lapresse, dovuta alla situazione politica del Paese.
Lamorgese: “I numeri dei migranti in Italia”. Salvini “Non è incapace, è complice”
In vista del Consiglio Ue Giustizia e Affari Interni in programma il 7 e 8 ottobre il Ministro dell’Interno ha fornito alcuni dati sul flussi migratori che interessano il nostro Paese: “Al 22 settembre, i rimpatri effettuati dal nostro Paese sono stati 5.244, di cui 5.044 forzati e 200 volontari assistiti” come riporta AGI. “Nel 2017 – ha ricordato il ministro – i rimpatri forzati erano stati 6.514 e quelli volontari assistiti 869, per un totale di 7.383; nel 2018 i rimpatri forzati erano stati 6.820 e quelli volontari assistiti 1.161, per un totale di 7.981″. Secondo il successore di Matteo Salvini è necessario aumentare il numero di rimpatri: “Il tasso dei rimpatri di chi non ha titolo a restare in Europa – ha ammesso il ministro – resta basso in tutta l’Unione europea, è necessario farlo crescere nel rispetto dei diritti fondamentali. Bisogna promuovere ogni iniziativa a livello europeo per favorire nuovi accordi di riammissione con i Paesi di origine dei flussi e implementare quelli già in vigore“.
Con l‘accordo sottoscritto a Malta, che verrà presentato ad ottobre in Lussemburgo, potrebbe esserci un ulteriore cambiamento, secondo l’Ansa. L’accordo prevede la redistribuzione di tutti i richiedenti asilo e non solo di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato. Inoltre, almeno sulla carta, è provista la rotazione volontaria dei porti e la “redistribuzione dei migranti su base obbligatoria” attraverso un sistema di quote. Secondo Lamorgese “Solo una risposta coordinata e condivisa a livello europeo permetterà di elaborare una strategia comune in grado di coniugare il rigore nella lotta al traffico di esseri umani e il rispetto dei diritti umani e della solidarietà, base dell’integrazione”.
Per quanto riguarda invece il ruolo delle Ong, per Lamorgese ci devono essere “delle regole, credo che si debba ripartire dal Codice di comportamento del ministro Minniti. Serve un ‘contratto’ tra lo Stato e chi svolge attività di salvataggio in mare, che pure rappresenta una priorità”.
La replica dell’ex Ministro Matteo Salvini non si è fatta attendere attraverso un video su Facebook: “Triplicare gli sbarchi in un mese è una roba da record mondiale. Sono convinto che non sia incapacità, è complicità: è ancora più grave. Un conto è non essere capace di fare i ministri. A proposito, sommessamente, si attendono notizie dal ministro dell’Interno: pubblica sicurezza, controllo dei confini, di clandestini e tratta degli esseri umani è sua responsabilità. Sicuramente Conte, Di Maio, Renzi e Zingaretti hanno le loro responsabilità, ma attendiamo che dica qualcosa al popolo italiano il ministro dell’Interno il cui stipendio è pagato per difendere confini, sicurezza, onore e dignità del nostro Paese”.
Fonte: La Presse, AGI, Matteo Salvini Facebook