Giovedì alla Camera si tornerà a parlare di Ius Culturae. Orfini ai Cinque Stelle “Se volete il taglio dei Parlamentari, dovete approvare lo Ius Soli”.
Il prossimo 3 Ottobre – riporta Huffingtonpost – alla Camera dei deputati riprenderà la discussione sullo Ius Culturae che prevede di dare la cittadinanza a milioni di ragazzi, figli d’immigrati, che studiano in Italia. La prima firmataria della proposta di Legge, risalente all’Ottobre 2018, è l’ex presidente della Camera Laura Boldrini. E se il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e la sottosegretaria allo Sviluppo Alessia Morani, solo qualche giorno fa, avevano chiaramente dichiarato non essere una priorità l’approvazione dello Ius Culturae, di diverso avviso altri esponenti della maggioranza. Tra i più convinti sostenitori il deputato Matteo Orfini che su Twitter scrive”Dall’inizio di questo governo sentiamo Di Maio ripetere che per fare il taglio dei parlamentari basterebbero 2 ore. Bene, io dico: per approvare lo Ius Culturae basterebbero pochi giorni. Per Di Maio lo Ius Culturae non è una priorità, per me non lo è il taglio dei parlamentari ma quando si governa insieme bisogna venirsi incontro”.
Di Maio ha appena detto che lo #IusCulturae per lui non è una priorità. Non mi stupisce. Per me non lo è il taglio dei parlamentari. Ma dato che governiamo insieme sono certo che terrà conto del punto di vista del Pd. E che il Pd su questo non arretrerà.
— Orfini (@orfini) September 29, 2019
Orfini, tra le righe, sembra far passare il messaggio di un “do ut des” tra forze di governo: “Noi siamo contrari al taglio dei parlamentari ma siamo disposti a farlo. Dunque il M5S, per ricambiare, dovrebbe votare lo Ius Culturae“. Queste le sue parole in un altro post su Twitter. Senza troppi panegirici, dunque, l’esponente del PD sembra dire che se i Cinque Stelle vogliono portare a casa il loro risultato, dovranno essere più accondiscendenti con i loro attuali alleati. E, prosegue il capocorrente dei Giovani turchi, “Dobbiamo restare coerenti con quanto abbiamo sempre sostenuto nel corso di questi anni. L’alleanza con i Cinque Stelle non deve farci rinnegare i nostri valori. Noi siamo da sempre a favore dello Ius Soli ed è nostro preciso dovere far passare questa Legge. Lo dobbiamo a tutti quei ragazzi che oggi si sentono ingiustamente discriminati. Zingaretti si faccia valere. Sta rimanendo in silenzio mentre questo è il momento di tirare fuori gli attributi!“. Quindi Matteo Orfini, dopo aver criticato il suo segretario di partito Nicola Zingaretti per non aver fatto abbastanza per impedire l’addio Matteo Renzi al Partito Democratico, ora sembra addirittura accusarlo di non avere sufficiente polso e di soccombere ai pentastellati. Parlando con Repubblica si è detto sorpreso che proprio Renzi, sullo Ius Culturae sembra voler temporeggiare: “I suoi comitati hanno raccolto firme proprio per questo“.
E, forse per scuotere ancora di più gli animi assopiti dei suoi colleghi PD, Orfini non ha mancato di tirare in ballo gli avversari di sempre, Matteo Salvini in capo a tutti “Per le mie posizioni sullo Ius Culturae sono stato ferocemente attaccato da Salvini e dai soliti. Niente di nuovo. E’ il momento giusto per andare avanti e dimostrare al segretario della Lega che noi non ci lasciamo intimorire da lui!“. Come riporta LaPresse, Orfini conclude “Chi ha studiato qui cos’altro è se non italiano? La destra xenofoba non ci fa paura!”
Decisamente più accomodanti le parole di Giuseppe Brescia, presidente della Commissione Affari Costituzionali. Nei giorni scorsi – riferisce l’Ansa – coerentemente con le posizioni di Luigi Di Maio aveva sostenuto non essere una priorità lo Ius Culturae. nelle ultime ore, senza sbilanciarsi, si è limitato a chiarire “Ci stiamo ancora lavorando ma ci sono tutte le premesse per approvare la Legge sullo Ius Culturae. Ci sono diversi testi da esaminare e non solo quello a prima firma Boldrini. Anche Forza Italia ha presentato una proposta e presto arriverà anche un documento firmato dal M5S“.
Chi è italiano si riconosce. Si riconosce nelle nostre istituzioni e dalle nostre istituzioni va riconosciuto. Non possiamo più rimandare l'approvazione dello Ius Culturae. Bisogna mettere fine a un'insensata e odiosa discriminazione e bisogna farlo subito. #SìIusCulturae pic.twitter.com/TcADLa8Qce
— Orfini (@orfini) October 1, 2019
Fonti: Ansa, LaPresse, Huffingtonpost, Repubblica, Matteo Orfini Twitter.