A Surbo, in provincia di Lecce, Andrea De Gabriele morì cadendo da un lucernario a scuola. La sentenza ha condannato Giovanna Caretto, preside dell’istituto.
Il giovane Andrea De Gabriele è morto l’8 gennaio, durante un giorno di scuola qualsiasi. Lo studente è caduto da un lucernario, mentre si accingeva a recuperare il giubbotto che qualche amico gli aveva lanciato per scherzo durante l’ora di educazione fisica. Uno scherzo innocuo, innocente, che nessuno avrebbe mai pensato potesse portare a perdere la vita ad un giovane studente di 17 anni. Carlo Cazzella, Gup della città di Lecce, ha condannato la preside dell’istituto scolastico frequentando dal ragazzo. La condanna, avvenuta con rito abbreviato, consiste in otto mesi di reclusione con pena sospesa senza menzione. La preside, Giovanna Caretto, è stata accusata e condannata per omicidio colposo in quanto dichiarò idoneo uno spazio dedicato alle lezioni di educazione fisica che non lo era affatto. Il lucernario presente all’interno della struttura non era stato sottoposto alle dovute misure di sicurezze e non era stato segnalato agli studenti il pericolo. Ma i risvolti processuali non finiscono qui: è attualmente in corso un altro processo con rito ordinario. Come riportato dalla Gazzetta del mezzogiorno, anche l’insegnante presente durante il momento dell’incidente, quello adibito all’insegnamento dell’educazione fisica, è finito tra gli imputati. Il giovane Andrea De Gabriele era molto amato da tutti i suoi compagni. Durante il momento dei funerali, infatti, svolti il giorno dopo il tragico incidente prteciparono tutti gli abitati di Surbo. Brindisireport riferì il dolore e la tristezza provati dalle persone care al ragazzo, ma anche della tanta rabbia provata perché, come recitano gli striscioni realizzati dei suoi compagni. Non si può morire a 17 anni, nel fiore della vita. Stessa sorte, assurda e improvvisa toccò a Christiano Rigoni, morto a 16 anni e mezzo, durante un incidente stradale.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno, Brindisi Report.