Dopo l’abbandono di una senatrice dal M5stelle, Luigi Di Maio chiede di ripristinare il vincolo di mandato che impedirebbe il “mercato delle vacche”.
Nonostante Luigi Di Maio si trovi attualmente a New York, non ha nessuna intenzione di dimenticare i problemi del bel paese. Per questo, durante uno speciale collegamento con la trasmissione Porta a Porta, il ministro ha manifestato ancora una volta la volontà di voler modificare la Costituzione, inserendo al suo interno il vincolo di mandato. Questa norma impedirebbe quello che Luigi di Maio ha definito il “mercato delle vacche“, ovvero il passaggio di personaggi politici da un partito all’altro. Il ministro è più convinto che mai di voler inserire il vincolo, in quanto non solo di recente una senatrice Gelsomina Silvia Vono del Movimento 5 stelle ha scelto di cambiare partito, ma altro sarebbero in procinto di farlo. La senatrice ha scelto di passare ad Italia Viva di Renzi, motivando la sua così, scrive Repubblica:
“Ha dimostrato coraggio, lungimiranza e determinazione. Se ha sbagliato qualcosa nel suo percorso precedente, ne ha fatto tesoro, sapendo farsi da parte, rispettando l’impegno preso con gli italiani. Ha continuato a lavorare con intelligenza e in piena libertà; e onestà; intellettuale, ha scelto di esporsi coraggiosamente, un’altra volta, per l’Italia. Con senso del dovere per il Paese e per il bene comune, onestà; intellettuale per il rispetto verso i cittadini, con coraggio e responsabilità; anche quando tutto il sistema ti consiglierebbe, proprio perché; sistema, di agire in modo diverso“.
Il Fatto Quotidiano riporta in proposito alcune dichiarazioni del ministro a sostegno della proposta: “Se si crede, o si è creduto, in un determinato progetto politico, si dovrebbe avere una certa dignità e scegliere di dimettersi”, spiega a chi lo accusa di far venire a mancare la libertà di pensiero. Per il momento Di Maio pensa ad risarcimento di 100 mila euro da chiedere alla senatrice e a chiunque altro volesse abbandonare il Movimento per entrare in altri gruppi parlamentari. Secondo l’Adnkronos crescono tra i 5 Stelle voci di nuove uscite. Al Senato possibili addii non dovrebbero creare problemi alla Maggioranza – i transfughi andrebbero verso il PD ed Italia Viva – mentre alla Camera gli addii potrebbero dirigersi vero la Lega.
E’ un fenomeno trasversale: proprio in questi giorni l’ex Presidente della Camera Laura Boldrini ha lasciato LeU è approdata al PD. La proposta avanzata da Luigi Di Maio non è stata accolta né dal PD e anche all’interno dei Cinque Stelle non sono mancati i dissensi. Il capogruppo Dem al Senato, Andrea Marcucci, ha motivato il rifiuto del PD, affermando che la mancanza del vincolo di mandato garantisce la propria libertà di azione, essenziale per poter svolgere al meglio il proprio lavoro senza sentirsi costretto ad operare in un determinato modo a causa di “ricatti esterni”. Elena Fattori, senatrice del M5s, ha bocciato categoricamente la proposta sul vincolo di mandato, dichiarando che la sua assenza serve a tutelare la libertà dei rappresentati, che devono essere liberi di poter esprimere le loro idee e anche cambiarle, se necessario. Può capitare, infatti, di non riconoscersi più all’interno di un partito e di voler collaborare con chi ha visioni simili alle proprie.
Fonte: Rai, Il Fatto Quotidiano, Adnkronos, Repubblica
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