Oggi manifestazione per il clima in tutta Europa. Il filosofo Cacciari attacca Greta “E’ solo un incompetente, farebbe meglio a studiare”.
Come riporta SkyTg24, oggi, in tutte le piazze europee, sono scesi milioni di ragazzi e studenti a protestare per la questione climatica. Il movimento Fridays for Future ha preso avvio circa 1 anno fa grazie a Greta Thunberg, una sedicenne svedese, affetta da Sindrome di Asperger, che ogni venerdì, anziché andare a scuola, ha iniziato ad andare a protestare davanti al Parlamento svedese. Se la ragazzina ha raccolto i consensi di molti esponenti dell’attuale governo tanto da essere ricevuta dal Papa, in Senato e da Maurizio Landini che l’ha insignita della tessera CGIL, non lo stesso può dirsi per chi gravita nel mondo accademico, quello serio.”I problemi climatici e ambientali sono una questione seria. Non si affrontano con il sentimentalismo come fa Greta“. Queste – riporta Il Corriere della Sera – le parole dure del filosofo Massimo Cacciari. La sedicenne svedese, che solo qualche giorno fa all’Onu – riferisce l’AGI – gridò contro i politici del mondo di “averle rubato il futuro con le loro chiacchiere vuote“, non ha suscitato particolare simpatia nel di Cacciari che prosegue ancora più pesantemente “Se facessimo tutti come Greta saremmo spacciati. Meglio stare nelle aule con scienziati competenti piuttosto che scendere in piazza con una ragazzina che, obiettivamente, di clima ne sa ben poco e fa le va solo su sentimenti di pancia“. Infine, sempre rivolgendosi a Greta, conclude “Greta è una bambina svedese, i ragazzi che sono scesi in piazza sono tutti europei. Non ci sono né cinesi né indiani, i più grandi inquinatori del Pianeta. Facciamoci due domande.” In relazione, invece, alla posizione del Ministro dell’Istruzione Fioramonti che – riferisce Adnkronos – ha giustificato l’assenza per tutti gli studenti che hanno preso parte alla manifestazione per il clima di venerdì 27 settembre, Cacciari sostiene “Mica il Ministro può giustificare le assenze scolastiche. Non si tratta del Giorno della memoria. E’ solo una pagliacciata.”
In effetti restano incerte le tematiche alla base delle proteste di Greta e dei suoi “seguaci”. Resta, soprattutto, il dubbio su cosa possa realmente saperne di clima una ragazzina di appena 16 anni. Una certa mancanza di consapevolezza era già evidente dal viaggio in barca a vela che Greta Thunberg fece qualche settimana fa. E chi scende nelle piazze con striscioni e slogan contro i politici quanto è davvero informato? E, ancora, chi protesta in piazza ogni venerdì, cosa fa poi nel quotidiano per impattare il meno possibile sull’ambiente e, dunque, sul clima? Infine: perché Greta non menziona mai i Cinesi, i più grandi allevatori di suini nonché coltivatori di cereali in modo intensivo?
Forse Cacciari ha ragione quando sostiene che tutti dovremmo studiare di più, agire più di testa e meno di pancia, specialmente quando si tratta di questioni serie e urgenti come quella climatica.
Fonti: SkyTg24, Andkronos, AGI, Il Corriere della Sera.