Arrestati tre trafficanti di esseri umani arrivati con la Sea Watch di Carola Rackete. Ma il Ministro Lamorgese impone il silenzio dei media.
Nei giorni caldi della crisi di Sea Watch non sono mancati difensori d’ufficio per Carola Rackete, con il fine di svelare le false notizie costruite ad arte introno alla Capitana. Si trattava in realtà di non notizie, deliberatamente ingigantite proprio dai debunker, tutti i presi dalla loro iconcina e da relativa santificazione. Ma non c’era bisogno di alcuna falsa notizia per farsi un’idea, nel bene o nel male, di chi fosse la Rackete. E tuttavia Wired e Open si stracciavano le vesti per le cattiverie e le falsità scritte sulla Capitana. Sul difficile rapporto che la ragazza tedesca ha avuto con le leggi italiane i debunker hanno riflettuto meno, evidentemente: denunciare e perdere tempo sulle notizie inventate – e già a prima vista non credibili – è tuttavia un passo necessario per sviare l’attenzione e parlar meno delle notizie vere. Tecniche proprie dei debuker, viene da pensare. E chissà se i difensori d’ufficio della Rackete giudicheranno falsa anche questa nuova notizia, ora.
La notizia è che tre giorni fa sono stati arrestati 3 trafficanti di esseri umani. Tre giovani poco più che ventenni che sarebbero giunti in Italia grazie alla Sea Watch, la nave Ong capitanata da Carola Rackete che entrò nel Porto di Lampedusa violando apertamente la Legge e speronando una motovedetta della Guardia di Finanza, mettendo a rischio la vita dei militari a bordo. I tre immigrati, uno proveniente dalla Guinea e due di origine egiziana, sono stati fermati dalla Squadra Mobile di Agrigento. Pare siano stati riconosciuti grazie all’aiuto da alcuni migranti sbarcati dalla Mediterranea che hanno raccontato di torture e violenze sessuali ai limiti dell’indicibile. La cosa più greve è che il nuovo Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese avrebbe imposto – secondo il Giornale – il silenzio dei media: questa notizia non deve circolare per non dover dare ragione, ancora una volta, al suo predecessore Matteo Salvini. Il quotidiano riporta il nome degli indagati: Mohammed Condè, 27 anni, proveniente dalla Guinea. Con lui Hameda Ahmed, 26 anni e Mahmoud Ashuia, 24 anni, egiziani.
E non dovrebbe emergere, soprattutto, che questi tre uomini erano a bordo della nave nel momento in cui alcuni esponenti del PD salirono a bordo per denunciare il Viminale che teneva i Porti chiusi. Luciana Lamorgese, ministro di un esecutivo giallo rosso in cui il Premier Giuseppe Conte si definisce orgogliosamente “uomo di Sinistra e amico delle Ong“, preferirebbe sorvolare. A sostenere la decisione d’imporre il silenzio di Luciana Lamorgese ci sarebbe anche Luigi Patronaggio, Procuratore capo di Agrigento. Tutti ancora dalla parte della capitana Carola Rackete, dunque, non solo Formigli che in una recente intervista a Piazza Pulita l’ha dipinta come una “santa” ma anche chi non non hanno esitato a darle man forte quando scelse di denunciare Salvini per diffamazione. E in merito Matteo Salvini ha annunciato l’intenzione di sporgere denuncia contro Carola “Pretendiamo delle spiegazioni dal premier Giuseppe Conte, dalla Farnesina e dal Viminale. Siamo pronti a denunciare sia la Rackete sia i parlamentari che hanno voluto lo sbarco.”
Fonti: Wired, Open, Il Giornale, Matteo Salvini Facebook
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