Una mamma si getta con la figlia di soli due anni dall’ottavo piano. La donna aveva paura che gli assistenti sociali potessero portargliela via.
Cosa ci può spingere a fare la paura? A volte quasi all’impossibile, a qualcosa di nemmeno lontanamente immaginabile. Lo sa bene quella mamma che, nella città di Milano, ha scelto di porre fine alla sua vita, attentando anche a quella di sua figlia. Una mamma si getta con la figlia di soli due anni per paura che gli assistenti sociali potessero portargliela via. Secondo il Corriere della Sera alla donna erano stati in precedenza tolti due bambini. Il fatto è accaduto lunedì poco prima delle ore 15:00, quando la donna si è recata in un edificio al centro del capoluogo lombardo chiedendo agli addetti alla portineria di poter parlare con l’ufficio presente all’interno del palazzo. Nessuno avrebbe immaginato che la donna, di 43 anni, avesse soltanto bisogno di trovare una scusa per salire all’ottavo piano dell’edificio e gettarsi giù insieme alla figlia di due anni. TgCom sembra confermare l’ipotesi del suicidio in quanto la donna, prima di recarsi nel prestigioso edificio, ha scritto un messaggio di addio sui social. La donna è morta sul colpo, mentre la piccola è ancora viva, anche se in prognosi riservata. Al momento, infatti, è ricoverata all’ospedale Niguarda di Milano. La donna avrebbe scelto la strada del suicidio per paura che la figlia le venisse strappata dagli assistenti social per affidarla a un’altra famiglia. Una paura, forse folle, che l’ha spinta a scegliere di porre fine non solo alla vita, ma anche a quella della piccola, che si trova in condizioni gravissime. Alla piccola è stata certificata una frattura al bacino e lesioni alla milza con contusioni polmonari. La bambina, è inevitabile purtroppo, sarà operata appena possibile. Dopo il caso di Bibbiano, la paura dei genitori nei confronti degli assistenti sociali è aumentata, portando a conseguenze estreme. La vicenda aggiunge un altro tassello anche all’emergenza suicidi che sembra in netto aumento non solo per quanto riguarda i comuni cittadini, ma anche per i membri delle forze dell’ordine.
Fonte: Corriere della Sera, TgCom
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