Matteo Renzi intervistato a “Non è l’Arena” di Massimo Giletti parla di diversi argomenti: uno su tutti l’immigrazione, prendendo ancora una volta le distanze dal precedente governo.
Matteo Renzi era scomparso per qualche tempo dalla vita politica. Aveva detto che se avesse perso il referendum del 4 dicembre 2016 si sarebbe dimesso e così ha fatto. Si è dedicato un po’ alla famiglia, al documentario su Firenze, ma il richiamo del Palazzo deve essere stato troppo forte e così ha deciso di ritornare nel giro. Prima ha votato il governo Conte bis e poi ha scelto di fare una scissione dal partito di cui è stato segretario. Italia Viva è il suo nuovo progettoe lo sta raccontando un po’ ovunque, anche da Massimo Giletti per il ritorno della nuova stagione di “Non è l’Arena”.
Su questo tema c’era già tornato a luglio quando aveva scritto una lettera aperta a Repubblica in cui sostanzialmente attribuiva delle colpe all’operato del Ministro dell’Interno Marco Minniti in merito agli sbarchi favorendo così la strada all’altro Matteo, Salvini: “Non abbiamo sottovalutato la questione immigrazione: l’abbiamo sopravvalutata quando nel funesto 2017 abbiamo considerato qualche decina di barche che arrivava in un Paese di 60 milioni di abitanti, “una minaccia alla democrazia”. Il crollo nei sondaggi del Pd comincia quando si esaspera il tema arrivi dal Mediterraneo e allo stesso tempo si discute lo Ius soli senza avere il coraggio di mettere la fiducia come avevamo fatto sulle Unioni Civili. Geometrica dimostrazione d’impotenza: allarmismo sugli sbarchi, mancanza di coraggio sui valori. Il successo di Salvini inizia lì”.
Come sappiamo, il tema dell’immigrazione è sempre stato il cavallo di battaglia dell’ex vice premier, tant’è che fino a che è stato Ministro ha impedito ad ogni nave di attraccare nelle acque italiane. Il riferimento è al caso più recente, ovvero alla Ocean Vikings, la nave di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere con a bordo 182 migranti che non riescono a trovare un porto. Secondo quanto riporta Repubblica, che cita fonti del Viminale, il ministero ha alla fine assegnato alla nave il porto sicuro di Messina.
Per Renzi, che pur dichiara di aver sopravvalutato il problema immigrazioni nel 2017, dice ora, parlando con Giletti che l’immigrazione è un “grandissimo problema” – e qui si fa fatica a vedere una coerenza di pensiero – un problema che va risolto aiutando i migranti a casa loro: “Nei prossimi 30 anni gli africani raddoppieranno, da un miliardo e due diventeranno quasi due e mezzo: o l’Europa investe in Africa o noi siamo spacciati. Oggi in Africa investono solo i cinesi. Quindi dobbiamo fatalmente avere un piano serio, ma non può essere bloccare una nave con 50 disperati a bordo a Lampedusa, perché questo non è degno di un grande Paese come l’Italia” ha detto il leader di Italia Viva, scrive Agi. Insomma, non sono le navi che arrivano in Italia che dovrebbero preoccupare: “Il numero di migranti che arrivano in Italia è sotto 100 mila per cui l’Italia può gestire quelli regolari e deve essere molto dura con chi delinque e con chi non rispetta le nostre regole. Se mi dice come ha detto Salvini anche in una sua trasmissione – aggiunge rivolto a Giletti – che blocchiamo l’immigrazione bloccando due navi, pendiamo in giro gli italiani, perché per affrontare il tema dell’immigrazione ci vuole un lavoro lungo anni. Prendersela con 50 ragazzi che stanno a bordo di una nave e hanno subito tante violenze è disumano. Io sono per farli scendere. Poi ovviamente sono per dire: si facciano delle regole e si rispettino“.
Matteo Salvini ha replicato su Facebook: “Il governo del tradimento apre le porte a un’altra Ong.
Gli Italiani non lo dimenticheranno, #CONTEVERGOGNA”. Matteo Renzi ha ribattuto, sempre a mezzo social “Oggi i sovranisti e nazionalisti della destra italiana hanno acclamato un leader straniero, l’ungherese Orban, che non accetta di darci una mano sui migranti. Rifiuta la solidarietà, il signor Orban. Ma ogni anno riceve miliardi dai contributenti italiani perché quando c’è da prendere l’Ungheria prende. Quando c’è da dare invece loro alzano i muri. E la destra sovranista e nazionalista italiana li acclama e fa il tifo per l’Ungheria, contro di noi.
Noi abbiamo un’altra idea non solo di cosa sia l’Europa, ma soprattutto di che cosa significhi difendere la Patria. Si chiamano Fratelli d’Italia ma sono solo patrioti. Patrioti ungheresi”
Fonte: Agi, Repubblica, Facebook Matteo Renzi, Facebook Matteo Salvini
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