Andrea Carletti, sindaco PD di Bibbiano, sospeso e attualmente agli arresti domiciliari, ha presentato una querela per i 147 presunti insulti e minacce ricevuti tra post e mail, di cui una nei confronti di Luigi Di Maio.
Andrea Carletti, sindaco PD di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, attualmente sospeso e agli arresti domiciliari dal 27 giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta “Angeli e Demoni” sui presunti affidi illeciti di bambini in Val d’Enza, è passato al contrattacco. Il Primo Cittadino del paese emiliano, indagato per abuso d’ufficio e falso ideologico, ha infatti presentato una querela nei confronti degli autori dei 147 post e mail dal presunti contenuto offensivo o minatorio nei suoi confronti. Tra i nomi delle persone denunciate figura anche quello dell’attuale ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, querelato il 12 agosto, già denunciato dal Partito Democratico lo scorso luglio.
Il capo politico del M5s aveva infatti pubblicato prima della crisi di governo con la Lega di Matteo Salvini, un messaggio ritenuto da Carletti offensivo o diffamatorio: “Col Pd non voglio avere niente a che fare. Col partito che fa parte dello scandalo di Bibbiano, con i bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock e mandati a altre famiglie, con il sindaco PD che è coinvolto in questo, non voglio avere niente a che fare”. Come ricorda l’Ansa, l’ex vicepremier accompagnato il post, pubblicato il giorno delle ordinanze di custodia cautelare, con l’immagine di Carletti con la fascia tricolore e la scritta ‘il sindaco del Pd che faceva affari coi bambini’.
Secondo Repubblica, alla denuncia potrebbero seguirne altre, visto che gli avvocati di Carletti stanno analizzando vari altri contenuti simili. Sarà ora compito della Procura esaminare questi testi e scoprire il vero nome di tutti coloro che si nascondono dietro a nickname.
Intanto, informa il Resto del Carlino, il Tribunale della Libertà ha discusso il ricorso presentato dai difensori di Carletti, e ha disposto per il sindaco PD l’obbligo di dimora con permanenza domiciliare alla notte – dalle 22 alle 7 . nel Comune di Albinea. Il Primo Cittadino era agli arresti domiciliari dal 27 giugno scorso. L
La misura dell’obbligo di dimora per Carletti è per il Tribunale idonea a assicurare l’impossibilità di reiterare i reati e di interferire con la vita pubblica e amministrativa del Comune.
Fonte: Ansa, Repubblica, Resto del Carlino
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