Rousseau ha detto “sì” al patto civico tra PD e Cinque Stelle per le regionali in Umbria. Convergenza sull’avvocato cattolico Francesca Di Maolo.
E anche questa volta Rousseau ha detto Sì Come riporta Ansa, l’ormai famosa piattaforma pentastellata, che porta il nome del filosofo settecentesco simbolo della Democrazia, con il 60% dei consensi, ha approvato il Patto Civico tra PD e M5S per le elezioni regionali in Umbria. Ma al momento non c’è ancora alcuna certezza sul candidato. Il M5S ha detto un chiaro “no” all’ex presidente di Confcommercio Andrea Fora, spinto dal PD, mentre questi ultimi si sono espressi negativamente sulla proposta dei Cinque Stelle di candidare Stefania Proietti, attuale sindaco di Assisi. Sembra esservi accordo da ambo le parti, invece, sul nome di Francesca Di Maolo, avvocatessa 49enne molto vicina al mondo cattolico nonché n- riferisce Sky Tg24 – presidentessa dal 2013 dell’Istituto Serafico di Assisi, un ente senza scopo di lucro che si occupa di ciechi e sordomuti e svolge attività di assistenza e riabilitazione per persone con disabilità fisiche o psichiche.
L’Umbria diventa, dunque, un obiettivo imperdibile per le forze di governo che puntano a riprendersi la penisola da Nord a Sud. Se Di Maio si limita a dire “Sono contento del risultato su Rousseau“, un po’ più ottimista appare il segretario Dem Nicola Zingaretti ” Sull’Umbria sono molto fiducioso. Ci sono tutte le condizioni per tornare a governare la nostra bellissima penisola, sia a livello nazionale che nelle singole regioni“. Tuttavia non tutti, all’interno del PD, sembrano così ottimisti. Il capocorrente dei “giovani turchi” Matteo Orfini, solo un paio di giorni fa dichiarava: “Prostrarci al M5S non è la soluzione. Dobbiamo essere in grado di riprenderci da soli quelle regioni storicamente nostre altrimenti verremo spazzati via.“. Anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio , fino a qualche settimana fa, sosteneva non fossero una priorità le alleanze regionali con gli alleati di governo. Il leader dei Cinque Stelle, infatti, dichiarava apertamente che è necessario tener conto della storia di ogni singola regione prima di ipotizzare eventuali alleanze: “Dipende da cosa conviene. Se l’Umbria è storicamente di Centrosinistra ben venga il PD, diversamente, meglio correre da soli o con il Centrodenstra”
Fonti: Ansa, SkyTg24, Assisinews.