Il premier Giuseppe Conte ha ribadito la fiducia riposta nel PD dal palco della festa di Articolo 1, parlando anche di migranti, scissione di Matteo Renzi e crisi di Governo.
Hanno fatto molto scalpore le parole di Alessandro Di Battista che ha dichiarato di non aver fiducia del PD. Evidentemente non la pensa così il premier Giuseppe Conte che ha dal palco della festa di Articolo 1 ha ribadito la sua fiducia nel Partito democratico: “Io mi fido del PD perché è una forza che responsabilmente ha deciso di sostenere questa esperienza del governo”.
Allo stesso tempo, però, il presidente del Consiglio non ha nascosto che il cambio di partner di governo da Lega a Partito democratico ha portato a delle conseguenze, come un diverso atteggiamento con l’Unione Europea sulla questione migranti: “Prima chiedevo cortesie personali mentre l’Italia chiedeva solo per sé, oggi si mette tutto in discussione – ha affermato – C’è un approccio sistemico, più coerente. Non ho mai accettato la formula riduttiva di ‘porti aperti e porti chiusi‘ e ho sempre ragionato di rispetto dei diritti fondamentali – aggiungendo quindi – non vedo le ong come nemici del popolo”.
Mentre sulla sua presa di posizione sul caso Diciotti in favore di Matteo Salvini il premier ha sostenuto: “Un premier difende sempre un ministro del suo governo”. Ed ancora sul leader della Lega: “Non l’ho più sentito. Che l’opposizione debba essere in costante contatto con il presidente del Consiglio non è una necessità. L’opposizione fa il suo lavoro”.
Quindi il pensiero di Conte sulla scissione di Matteo Renzi dal PD: “Era un po’ nell’aria”, però “mi hanno sorpreso i tempi e l’ho detto francamente a Renzi – ha aggiunto – Nel momento in cui un presidente incaricato in riserva deve scioglierla è bene che abbia piena contezza di come si predispongono le forze di governo”.
“Se avessi saputo della decisione – ha proseguito, come riportato da AlaNews – avrei preteso e voluto un’interlocuzione diretta con il gruppo stesso”, anche se “non è venuta meno la sostenibilità del progetto”.
Ed ancora così il premier ha detto la sua sulla crisi di governo: “Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire – ha evidenziato nel corso dell’intervista rilasciata ad Enrico Mentana e riferita da Il Fatto Quotidiano – sono stato io che ho detto ‘assolutamente no‘ perché per me quell’esperienza politica per me era chiusa”.
“Il passaggio parlamentare di una crisi garantisce massima trasparenza nei confronti dei cittadini e io ho sempre garantito la massima trasparenza – ha spiegato – Ciascuno degli interlocutori si assume la propria responsabilità”.
Fonte: AlaNews, Il Fatto Quotidiano,