4 anni di carcere per il furto di 2 bottiglie di liquore. Il giudice non è d’accordo con la sentenza e si rivolge alla Corte Costituzionale.
Un uomo rischia 4 anni di carcere per il furto di 2 bottiglie. A dare la notizia è l’Ansa che riporta non solo del furto compiuto dall’uomo, ma anche della decisione da parte del giudice che, non d’accordo con la sentenza emessa, si rivolge alla Corte Costituzionale per fare ricorso, ma procediamo con calma. Qualche mese fa, a Torino, un uomo entra in un supermercato e ruba due bottiglie di liquore. A nulla servono le proteste delle cassiere, lui se ne infischia e corre via. A fermarlo è un uomo nigeriano, che lo blocca, ma il ladro lo spintona ed intervengono gli addetti alla vigilanza che fermano l’uomo. La vicenda, come è giusto che sia, si trasferisce al tribunale e il giudice Paolo Gallo, quando si è ritrovato a dover gestire il caso e analizzare tutti gli elementi che gli sono stati forniti, ha preferito non applicare il codice e di rivolgersi alla Corte Costituzionale. Il magistrato, ovviamente, non ha avuto da ridire sull’eventuale colpevolezza o meno dell’uomo, ma non ritiene giusto dare 4 anni di carcere per il furto di 2 bottiglie. Gallo, attraverso un’ordinanza pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale invita la Consulta ad eliminare quel passeggio riportato dal codice penale che prevede la “rapina impropria”. Per il giudice Paolo Gallo è una disposizione antiquata, rozza, perché non è in grado di valutare l’intera faccenda nel suo insieme, considerando tutte le sfaccettature del caso. Una pena, sempre secondo il giudice, decisamente troppo severa per l’atto commesso. All’interno del codice penale, infatti, viene equiparato il tipo di rapina impropria a quella vera e propria, quando nella vita reale questi sono due reati completamente apposti e di diversa gravità, specifica la Repubblica. Chi commette una rapina vera e propria utilizza la violenza come mezzo di appropriazione e qualche spinta, secondo il giudice, non può essere paragonato all’uso della violenza, pur essendo grave l’atto di per sé. 4 anni di carcere per il futuro di 2 bottiglie sembra essere una sentenza “esagerata”. La vicenda ha sorpreso e non poco l’opinione pubblica in quanto è difficile imbattersi in un giudice che prende le difese di un imputato. Caso completamente diverso per il furto attribuito a Marco Carta che si è ritrovato un giudice completamente d’accordo con il codice penale.
Fonte: Gazzetta Ufficiale, Repubblica, Ansa.
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