Cresce il problema migranti sulle coste italiane: in attesa di discutere un piano di distribuzione insieme agli altri paesi europei a Lampedusa continuano gli sbarchi clandestini, a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Per un problema che si risolve ce ne sono tanti altri che restano: i 90 migranti soccorsi dalla Guardia Costiera Italiana sono stati accolti da Malta, ma non sono gli unici naufraghi delle ultime ore. Le coste italiane sono letteralmente prese d’assalto da profughi tunisini e libici alla ricerca di un porto sicuro. Prima che la situazione possa degenerare c’è bisogno di un incontro tra l’Italia e i diversi Paesi Europei per capire come affrontare l’emergenza.
La notte scorsa al porto di Lampedusa, Agrigento, sono giunti complessivamente 56 migranti, arrivati lì direttamente con due diverse imbarcazioni, come riportato dall’Ansa. Prima ne sono arrivati una decina, dopo altri 46. Tutti i naufraghi sono stati trasportati all’hotpost contrada Imbriacola, che è oltre la capienza massima. Attualmente lì si trovano 210 persone a fronte dei 95 ospitabili. Proprio nella giornata di ieri 69 profughi erano stati trasferiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle e sono giunti in serata.
Intanto, sulla spiaggia di San Leone in provincia di Agrigento sono sbarcati 25 migranti, che hanno fatto letteralmente irruzione tra i bagnanti di Viale delle Dune, sorridendo ai bagnanti che hanno assistito increduli alla scena. Non è stata segnalata alcuna richiesta di soccorso, ma i migranti si sono “semplicemente” riversati lungo il boschetto e le strade. Sono immediatamente partite le ricerche, che si sono allargate nei quartieri limitrofi. Gli agenti della sezione volanti della questura di Agrigento sono poi riusciti a rintracciare e bloccare una dozzina di migranti, dei tunisini con ogni probabilità, ritrovati dopo una notte di rastrellamenti nel quartiere di San Leone, come riportato da Il Giornale di Sicilia.
Intanto, informa l’Ansa, è stato rimosso oggi lo striscione “Con Carola per la democrazia” che era esposto dal 2 luglio scorso sul parapetto di una terrazza privata di fronte al Ministero dell’Interno nei giorni caldi della vicenda riguardante Sea Watch e Carola Rackete. Sono stati coniugi Adachiara Zevi e Matteo Amati che lo avevano esposto, ad ever deciso di ritirarlo, spiegano, per ringraziare il nuovo Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per aver aperto i porti e permesso lo sbarco dei migranti a bordo della Viking.
Alessandra Curcio
Fonti: Ansa, Mare Amico Facebook, Giornale di Sicilia