PD, a Massimo Cacciari non dispiace la scissione: “Renzi e Conte dovrebbero allearsi”

Il filosofo Massimo Cacciari approva la scelta di Matteo Renzi di formare un partito tutto suo e spera che l’ex segretario possa allearsi con Conte.

Massimo Cacciari Renzi PD - Leggilo

 

Il filosofo Massimo Cacciari, intervistato da Il Fatto Quotidiano, ha finalmente commentato la vicenda che ha spiazzato, e non poco, l’opinione pubblica: l’addio di Matteo Renzi al Partito Democratico. Se Conte si dice preoccupato per la scelta , di parere completamente opposto sembra essere il filosofo che approva la scelta tanto chiacchierata degli scorsi giorni dell’ex segretario. Tanto da lanciare perfino una proposta: quella di creare un’alleanza tra Conte e Renzi. E, nonostante i sondaggi non sembrino essere a favore dell’ex Segretario, Massimo Cacciari è convinto che la preferenza dei cittadini è destinata a salire, è soltanto questione di tempo. “E’ una quota a salire. E poi non mi stupirebbe se, attraverso le varie Boschi, i cerchi magici toscani, ci fossero già degli accordi con Conte” afferma il filosofo speranzoso. “Molto dipenderà da Zingaretti: se va avanti con decisione il PD può recuperare molto. La condizione è che il governo funzioni, altrimenti andremo alle urne in primavera”. Massimo Cacciari non si ferma di certo qui con le sue dichiarazioni affermando che l’unico sbaglio commesso da Matteo Renzi è stato soltanto quello di non aver scelto di andarsene anni addietro. “Se lo avesse fatto prima”, afferma, “la storia di questo Paese sarebbe stata sicuramente diversa”. Il Partito Democratico, secondo il filosofo, era un grandioso progetto che purtroppo, con il passare degli altri, non ha fatto altro che sprofondare. Massimo Cacciari ha parlato dell’argomento anche con Affari Italiani E l’ex Sindaco di Venezia sembra vacillare se gli si chiede chi voterebbe alle prossime elezioni. Cacciari infatti qualora si fosse costretti a votare a nuove elezioni la settimana prossima dice che non voterebbe per il partito tanto elogiato di Renzi, ma resterebbe fedele al Partito Democratico nonostante lo definisca un “progetto fallito”. E allora qui entriamo nel campo della filosofia e dei misteri, più che della politica.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, Affari Italiani.

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