Fisco: è stata fatta una proposta da Confindustria, ovvero quella di tassare i contanti, mezzo utilizzato ancora in maggioranza per pagare.
Si sa che nel nostro Paese l’evasione fiscale è uno dei problemi maggiori. Per questo Confindustria ha pensato ad un metodo per riuscire ad arginare il fenomeno. Come riporta Ansa, infatti, si propone un primo intervento di sconto sulle transazioni elettroniche, con un credito del 2% al cliente che paga con carta di pagamento. Un secondo intervento è determinato dal pagamento di una commissione del 2% sui prelievi che superano la soglia dei 1500 euro ritirate in un mese. Per esempio se si prelevano 2000 euro si pagherà una tassa di ben 10 euro. Nel frattempo si potrebbero azzerare le commissioni digitali per gli esercenti e creare una vera convenienza per coloro che usano le carte elettroniche. Le banche infatti dovrebbero inviare un documento con il resoconto dei pagamenti elettronici fatti con carte o bonifici, che permetterebbe appunto una detrazione del 2% sulla dichiarazione dei redditi.
Durante la trasmissione tv Di Martedì condotta da Giovanni Flori il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, si è detto contrario alla tassazione: “Io penso che lo Stato abbia diritto di sapere da dove entrano i miei soldi, chi me li ha dati e quando. Penso invece che non abbia il diritto di sapere come li spendo, quindi rivendico il diritto di non tracciare le mie spese”. s,
L’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, interrogata proprio sul tema dell’evasione e ha detto: “Il nostro governo combatté l’evasione fiscale in maniera seria e fummo accusati di suicidi, fummo accusati di ogni nefandezza. Allora, combattere l’evasione fiscale vuol dire assumere degli impegni gravosi. Bisogna essere credibili e quello che vediamo è che in ogni governo o in una forma o nell’altra si ritorna ai condoni”. Sallusti ha ribattuto: “Alcune misure fiscali adottate da quel governo hanno messo in ginocchio in maniera drammatica alcuni settori come la nautica e il lusso”. Fornero ha detto: “Diciamo di volere la lotta agli evasori e poi ogni volta che si controlla si grida al fatto che ci sia un’evasione di necessità. E’ la coerenza che manca, non siamo credibili”:
E ancora sulla tassazione dei contanti: “E’ un aspetto di un male antico dell’economia italiana, cioè l’evasione. Molti esercenti – ai quali le banche applicano delle commissioni – pensano che al di sopra di un certo importo possono accettare un pagamento con carta, mentre al di sotto possono essere quasi proibitive. E’ uno degli aspetti delle contraddizioni del nostro Paese. Imporre la tassa sui contanti non credo risolva e al tempo stesso obbligare la banche a ridurre le commissioni in tempi in cui hanno già pochi interessi, rischia di causare altri problemi”.
Fonte: Ansa, Di Martedì
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