Bibbiano, per i giudici non ci furono abusi. Un altro bambino potrà tornare a casa

Il Gip Luca Ramponi archivia un caso di presunte violenze sessuali all’interno dell’inchiesta sugli affidi illeciti di Bibbiano. Un bambino potrà tornare dai genitori.

Salvini Bibbiano Pontida - Leggilo

Si torna a parlare di Bibbiano, con minor clamore rispetto ai giorni pre crisi, quando l’inchiesta “Angeli e Demoni” aveva acceso le polveri tra Movimento e PD, ora insieme al Governo. Ora tra i pentastellati c’è una prudenza prossima al silenzio con alcuni politici, come il Manlio Di Stefano del M5s che addirittura a ipotizzare una “leggenda di Bibbiano”. Il testimone è stato prontamente raccolto dalla Lega, come ben ha fatto capire la discussione in Senato sulla fiducia al Governo Conte e il leader Matteo Salvini in prima persona che dal palco di Pontida, informa l’Adnkronos ha chiuso il suo intervento, invitando con lui un gruppo di bambini tra cui Greta, bambina di Bibbiano. “Mi pare che tra i bambini ci sia anche Greta, che è questa splendida bimba coi capelli rossi che dopo un anno è stata restituita alla mamma”

E intanto, in attesa delle immancabili polemiche per la piccola sul palco a Pontida, proseguono le inchieste sugli affidi illeciti. Solo qualche giorno fa la Procura ha fatto nuovamente richiesta di arresto per il Sindaco Andrea Caletti, per la responsabile dei servizi sociali Federica Aghinolfi e per l’avvocato Marco Scarpati.

E intanto altre famiglie allontanate dai propri figli riescono a vedere la fine di un percorso che, un anno fa, sembrava senza fine. Riporta Fanpage che il Gip Luca Ramponi ha archiviato il caso di una coppia di genitori accusati di abusi sessuali e corruzione – ovvero costrizione ad assistere ad atti sessuali – nei confronti del figlio di 9 anni. Dopo oltre 4 anni, ora i genitori potranno finalmente riportare a casa il bambino.

Dal 2015 – riferisce Il Resto del Carlino – in seguito all’intervento dei Servizi sociali, il minore era stato collocato dal Tribunale dei minori di Bologna in affido presso i Servizi sociali stessi. Secondo quanto riportato dagli assistenti sociali, gli abusi sarebbero stati noti alla madre del bambino la quale avrebbe scelto di coprire il marito. Nel 2016 il piccolo era stato affidato ad un’altra famiglia. Ma assenza di reali prove, nel marzo del 2018 il pm Stefania Pigozzi aveva depositato la richiesta di archiviazione sui presunti abusi commessi dal padre. La richiesta di archiviazione fu allora respinta ma solo tre mesi più tardi, nel maggio 2018, l’assistente sociale Francesco Monopoli insisteva sulla storia degli abusi, trasmettendo alla responsabile dei Servizi Sociali, Federica Aghinolfi, una relazione in cui venivano riferiti gli abusi raccontati dal bambino stesso. A fine 2018 Francesco Monopoli avrebbe contattato un Giudice onorario del Tribunale per mostrare un presunto ritrovato benessere del bambino in seguito all’allontanamento dai genitori naturali, circostanza ritenuta non vera.

Ora Monopoli e Aghinolfi sono indagati, insieme ad altri, per falsa perizia e frode processuale. Nell’occhio del mirino anche la psicoterapeuta Nadia Bolognini che, per provocare reazioni forti nel minore, si sarebbe travestita da “lupo cattivo” affinché il bambino lo associasse al padre.

A titolo di maggiore precauzione, il Tribunale dei minori di Bologna ha disposto che, prima del rientro a casa del bambino, debba esserci una consulenza tecnica al fine di valutare la loro idoneità genitoriale.

 

Fonte: Fanpage, Il Resto del Carlino

 

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