Ocean Viking è una nave ong di Sos Mediterranée e di Medici Senza Frontiere che sta cercando un porto sicuro per far sbarcare 50 migranti.
Fosse capitato con Matteo Salvini non ci sarebbe stata neanche discussione: l’ex Ministro dell’Interno avrebbe firmato subito il divieto di ingresso in acque internazionali, lo avrebbe mandato ai colleghi della Difesa e dei Trasporti e lo avrebbe immediatamente fatto notificare alla nave prima ancora che potesse avvicinarsi ad un porto italiano. Ora con il neo Ministro Luciana Lamorgese bisognerà capire che tipo di condotta si terrà. Il nuovo governo ha già fatto sapere che i porti rimangono rimasti chiusi ma riservandosi di valutare di caso in caso. La nave Ocean Viking quindi potrebbe essere un primo banco di prova importante.
Ocean Viking: primo banco di prova per il Ministro
La nave ong di Sos Mediterranée e di Medici Senza Frontiere ha salvato nella giornata di domenica 8 settembre al largo della costa libica 50 persone che erano su un gommone in avaria tra questi – come riporta Ansa – ci sono 12 minorenni e una donna incinta. La nave era già stata precedentemente respinta con Salvini – approdando poi a Malta – così come era successo alla Alan Kurdi, che si trova ancora ferma a Malta dopo aver salvato 13 persone in fuga dalla Tunisia. Nel frattempo – come riporta Repubblica – uno degli 8 migranti a bordo ha tentato di buttarsi a mare per raggiungere terra.
Ora sulla nave di Sos Mediterranée e Msf sono 84: questa notte ha preso a bordo altri 34 migranti che erano stati soccorsi da un veliero tedesco di 14 metri, lo Josefa, vicino ad una piattaforma petrolifera a 65 miglia dalla Libia. I migranti erano su un gommone alla deriva. Questa notte la barca a vela ha dichiarato lo stato di emergenza e la Ocean Viking è andata in soccorso: sono 27 uomini, 6 donne di cui una incinta e un bimbo di un annoe. La Libia ha offerto Tripoli, informa Tgcom24, porto che è stato rifiutato dalla nave che, come da copione, ha reiterato la richiesta di porto sicuro a Italia e Malta.
La Ocean Viking resta così in attesa di conoscere l’atteggiamento del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese. Il Decreto Sicurezza bis, naturalmente, è ancora in vigore, ma spetta al ministro dell’Interno stabilire se una nave può essere un pericolo per la sicurezza del Paese.
Matteo Salvini sul tema ha scelto come mezzo di comunicazione i social. Su Facebook ha infatti scritto: “Il governo a guida PD proverà a riaprire porti che ho chiuso con fatica e a costo di diversi processi: ma io in quei tribunali ci andrò a testa alta, perché ho difeso l’onore e la sicurezza del mio Paese. Che mi processino pure, non importa, so di parlare a nome di milioni di italiani.
E se torneranno a distribuire immigrati, in Emilia-Romagna e nel resto d’Italia, chiederò ai nostri governatori e ai nostri sindaci di dare un’unica risposta: no, no, NO!”
Fonte: Repubblica, Ansa, Matteo Salvini FB, Tgcom24