Bologna, donna carbonizzata in un casolare: l’ex compagno fermato al confine

Il cadavere di una donna marocchina carbonizzata è stato ritrovato nei pressi di Bologna: gli inquirenti pensano che il colpevole dell’omicidio sia l’ex fidanzato, suo connazionale, fermato a Ventimiglia.

Donna carbonizzata a Bologna: fermato marocchino

Lo hanno bloccato mentre aveva intenzione di attraversare il confine e fuggire in Francia. I carabinieri hanno preso Mohamed Chamekh, 41enne nato in Marocco, e lo hanno portato in caserma per interrogarlo a proposito della scomparsa della sua ex fidanzata, la sua connazionale, Atika Gharib, che manca da Ferrara da alcuni giorni. Il cadavere della donna potrebbe essere quello ritrovato nei giorni scorsi fra le macerie di un casale abbandonato a Castello d’Argile, in provincia di Bologna, come riportato dall’Ansa. Manca ancora l’identificazione definitiva, ma pare proprio che quel corpo carbonizzato appartenga alla donna scomparsa. Il fienile era andato a fuoco il giorno prima in una zona di campagna ma, durante le operazioni di spegnimento, il corpo non era stato notato, perché sepolto dalle macerie.

I sospetti sono ricaduti immediatamente sull’ex compagno della donna marocchina, rispetto al quale la Procura ha emesso il provvedimento formale di fermo richiesto dai carabinieri. Da quanto è noto, l’uomo avrebbe telefonato alla sorella in Marocco, ammettendo di essere stato lui a compiere l’atroce delitto. A questo punto, la stessa sorella avrebbe poi avvertito un familiare della vittima in Italia. Gli investigatori hanno quindi cominciato a sospettare che il 41enne potesse allontanarsi dall’Italia e hanno localizzato il suo cellulare in Liguria. Fortunatamente, prima che riuscisse a fuggire, il marocchino è stato intercettato in mattinata a Ventimiglia, come riportato da Repubblica.

Dalle indagini è emerso anche il movente del delitto: un mese fa Atika aveva denunciato Chamekh per aver molestato la figlia di lei, una ragazzina che la donna aveva avuto da una precedente relazione. Sull’uomo, quindi, gravava un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex convivente e dalla ragazzina. Ma il 41enne non si era arreso e aveva continuato ad importunare la donna, a quanto pare, fino alla fine.

Alessandra Curcio

Fonti: Repubblica, Ansa

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