Governo, scontro tra M5s e PD. Alessando Di Battista: “Dem paradossali”

Botta e risposta continui tra M5s e PD: la formazione del nuovo Governo presieduto dal premier Giuseppe Conte sempre più a rischio.

Governo M5s PD scontro alta tensione programma presidente del Consiglio Giuseppe Conte post Facebook Alessandro Di Battista - Leggilo

Rimane tutt’altro che in discesa il cosiddetto governo giallorosso guidato da M5s e PD. Non è un caso che nella mattina di ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si sia recato al Colle per avere un incontro con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Un faccia a faccia interpretato da alcun parlamentari come una possibile prossima rinuncia al mandato da parte del premier al Presidente della Repubblica, date le recenti difficoltà trapelate a seguito dei 20 punti di programma da parte del capo politico pentastellato, Luigi Di Maio.

A tutto ciò è seguito un nuovo vertice tra delegazioni del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e lo stesso Conte per discutere e, se possibile, chiarirsi sul programma. “Abbiamo lavorato sui punti”. Graziano Delrio, capogruppo PD alla Camera, dopo le aperture ai pentastellati nei giorni scorsi, al termine dell’incontro ha dichiarato che sono stati fatti “ulteriori passi avanti. Il presidente – ha proseguito – si incaricherà di fare una sintesi quasi definitiva”.

Francesco D’Uva, capogruppo M5s, ha sostenuto: “Stiamo tenendo il punto sul programma, sull’agenda politica. Abbiamo parlato di programmi. I tempi? Il prima possibile”.

Luigi Di Maio intanto ha riunito lo stato maggiore del M5s per fare il punto sulla formazione dell’esecutivo. Secondo fonti pentastellate, dal faccia a faccia della delegazione del Movimento 5 Stelle con Conte sono stati fatti passi avanti verso la creazione di un nuovo governo. Come riportato dall’Ansa, il M5S avrebbe guadagnato: stop a nuovi inceneritori, così come a nuove concessioni sulle trivelle, revisione delle concessioni autostradali, taglio Parlamentari nel primo calendario utile alla Camera, lotta all’immigrazione clandestina, alla criminalità e all’evasione fiscale.

A suscitare dubbi sull’intesa Alessandro Di Battista che in un post sulla propria pagina Facebook, rilanciato da Agenzia Nova, spiega: “Ieri alcuni esponenti del Partito Democratico hanno parlato di “ultimatum” del Movimento 5 Stelle. È davvero paradossale il fatto che quelli del Pd considerino “ultimatum” idee e soluzioni sacrosante per il benessere collettivo – è il suo pensiero – Luigi ha parlato come ha il dovere di parlare il Capo politico del Movimento. Ha parlato come avrei parlato io e migliaia di attivisti. Ha parlato a nome di un Movimento che un anno e mezzo fa ha vinto le elezioni proprio perché ha proposto gli stessi temi di ieri”.

https://www.facebook.com/299413980170673/posts/2189251767853542?sfns=mo

Un intervento, quello del leader pentastellato che ha suscitato che ha suscitato le critiche di Open sopratutto nella chiusura fa parte di Di Battista, ai Benetton: “Di Battista forse dimentiva che uno degli ultimi atti del governo gialloverde è stato aprire all’ingresso di Atlantia nel salvataggio di Alitalia” commenta la pagina d’informazione di Enrico Mentana,

Fonte: Ansa, Agenzia Nova, Alessandro Di Battista FB, Open

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