Papa Francesco ha salutato brevemente il Premier Giuseppe Conte al termine dei funerali del Cardinale Achille Silvestrini, morto ieri all’età di 95 anni.
Un governo di discontinuità, sopratutto nella politica migratoria. Non sono un mistero gli auspici del Vaticano dopo le critiche pesantissime del mondo cattolico nei confronti dei decreti sicurezza firmati da Matteo Salvini. E proprio adesso che il premier dimissionario ha in tasca l’incarico per formare un nuovo Esecutivo un’immagine ritrae l’inquilino di Palazzo Chigi insieme a Papa Bergoglio che non avrà fatto mancare la sua particolare benedizione, Il funerale del Cardinale Achille Silvestrini, diplomatico morto ieri a 95 anni, è stato l’occasione l’incontro tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e Papa Francesco. Non si tratterebbe di un endorsement, specificano dal Vaticano ma faccia a faccia è stato notato da più parti. Il Premier ha voluto esserci alle esequie del Cardinale Achille Silvestrini in quanto suo pupillo a Villa Nazareth e, pur di essere presente al suo ultimo saluto, ha lasciato Palazzo Chigi nel corso di una pausa dalle consultazioni tra le due forze politiche per giungere alla Basilica Vaticana.
Come riportato da Agensir, il portavoce vaticano Matteo Bruni ha affermato: “Questo pomeriggio, a margine delle esequie del cardinale Achille Silvestrini, il Santo Padre Francesco ha incontrato brevemente per un saluto il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, e con lui ha ricordato con affetto la figura del cardinale”.
Il Santo Padre ha presieduto il rito dell’ultima «commendatio e della valedictio», mentre la funzione è stata celebrata dal vice-decano del Collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re. Con lui erano presenti venti porporati, tra cui il segretario di Stato, Pietro Parolin; ventiquattro presuli, tra cui l’arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, delegato per le Rappresentanze pontificie; e vari prelati e sacerdoti, anche di Chiese orientali.
Come riferito da Il Messaggero, assieme ai membri del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, erano presenti gli arcivescovi Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato; Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati; e monsignor Joseph Murphy, capo del Protocollo. Alla messa, guidata dai cerimonieri pontifici, ha assistito anche l’arcivescovo Georg Gänswein, prefetto della Casa pontificia, come si legge ancora sul quotidiano del Vaticano.
Fonte: Agensir, Il Messaggero