Il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, ha chiesto che sia rispettato il programma del Movimento 5 Stelle nel nuovo governo, causando lo scontro con il PD.
M5s e PD sono già in conflitto ancor prima di formare il governo insieme a seguito delle dichiarazioni di oggi da parte del capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio: “Oggi il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte potrebbe dar vita a un Conte bis. Uso il condizionale perché – ha sottolineato – in qualità di capo politico del M5s sono stato e siamo stati molto chiari: o siamo d’accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti. Non è questo l’approccio del Movimento – ha aggiunto – non è nei nostri valori guardare a un governo solo per vivacchiare”.
“Questo non è il momento delle polemiche e degli attacchi – ha affermato – questo è il momento del coraggio. Ne servirà tanto per cambiare questo Paese. I nostri punti sono chiari: se entreranno nel programma di governo, allora si potrà partire. Altrimenti sarà meglio tornare al voto e, aggiungo, il prima possibile”.
Frasi che hanno mandato su tutte le furie il Partito democratico che, pur perdendo pezzi, con alcuni suoi esponenti ha duramente replicato al leader pentastellato. Uno di essi è stato l’ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando che, come riportato dall’Ansa, ha così commentato tramite il proprio account Twitter: “Incomprensibile la conferenza stampa di Luigi Di Maio. Ha cambiato idea? Lo dica con chiarezza”.
Incomprensibile la conferenza stampa di Luigi Di Maio.
Ha cambiato idea?
Lo dica con chiarezza.— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) August 30, 2019
Non più tenero è stato l’ex presidente dem, Matteo Orfini, che è intervenuto riguardo all’intenzione dei 5 Stelle di non rimuovere i decreti sicurezza voluti dal numero uno della Lega, Matteo Salvini: “Secondo Di Maio non bisogna rivedere la ratio dei decreti sicurezza. Secondo me vanno abrogati. Voglio sperare sia anche la linea del Pd. Sono certo che ne parleremo”.
Secondo Di Maio non bisogna rivedere la ratio dei decreti sicurezza.
Secondo me vanno abrogati.
Voglio sperare sia anche la linea del Pd.
Sono certo che ne parleremo.— Orfini (@orfini) August 30, 2019
“Visto che dal m5s si dicono stupiti per le reazioni alle parole di Di Maio, la spiego più semplice – ha aggiunto in un altro tweet – un governo che difende la ratio del dl sicurezza è un governo al quale vota la fiducia Salvini. Non il Pd. Discontinuità sui temi significa questo”.
Visto che dal m5s si dicono stupiti per le reazioni alle parole di Di Maio, la spiego più semplice: un governo che difende la ratio del dl sicurezza è un governo al quale vota la fiducia Salvini. Non il Pd.
Discontinuità sui temi significa questo.— Orfini (@orfini) August 30, 2019
Governo apparso già in bilico. Come riferito da La Stampa, per questa ragione è stato necessario un incontro a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, il vicesegretario PD, Andrea Orlando e Dario Franceschini, e i capigruppo M5s, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli per un chiarimento “come precondizione per proseguire nel percorso avviato negli scorsi giorni”, a seguito delle affermazioni odierne di Di Maio.
Fonte: Ansa, La Stampa