Nuove aperture in favore di un governo con il M5s da parte di Graziano Delrio, capogruppo alla Camera del PD, stavolta nei confronti del premier Giuseppe Conte.
Uno dei punti da chiarire in un ipotetico governo tra M5s e PD è quello relativo al presidente del Consiglio. Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, vorrebbe una riconferma del premier dimissionario Giuseppe Conte, mentre il segretario del Partito democratico spingerebbe verso un nome nuovo, così da segnare una netta discontinuità con la precedente maggioranza gialloverde.
Ora, però, entrambe le parti si sarebbero ammorbidite su questo punto che adesso sembra non essere più fondamentale per un eventuale accordo. Infatti il capogruppo alla Camera, Graziano Delrio, che già pochi giorni fa aveva suggerito di superare i rancori per gli insulti dei pentastellati sul caso Bibbiano, vicenda relativa agli affidi illeciti di bambini che vede indagati per abuso d’ufficio anche Andrea Carletti, sindaco PD del paese in provincia di Reggio Emilia.
Ebbene, ora l’ex ministro del Governo Renzi si è così espresso sull’ipotesi Conte bis: “Certamente, non ci sono veti sul premier – ha esordito – Speriamo che qualcuno lo riprenda in mano, perché adesso di tempo da perdere non ce n’è più. Il Paese aspetta risposte serie, non ci interessa discutere di posti e poltrone”.
“C’era un dialogo e dei passi successivi già programmati – ha aggiunto il parlamentare dem – è stato tutto bruscamente interrotto. Noi da giorni stiamo lavorando per fare proposte serie, per un governo solido, un governo di svolta sugli argomenti come l’emergenza ambientale, il tema del lavoro, delle famiglie, della sostenibilità. Non capiamo perché il percorso si sia interrotto”.
“Rimane il problema di mettersi a sedere, di parlare delle cose che interessano al Paese, non di preoccuparsi delle ambizioni personali – ha proseguito sulle difficoltà nella trattativa con i pentastellati – Sono tre giorni che stiamo producendo dati e documenti e non riusciamo a trovarci insieme. Io non voglio una cosa fatta male”.
E comunque se l’intesa non si troverà, la responsabilità sarà, a detta del PD, solo che dei 5 Stelle: “Chi ha interrotto il dialogo – ha concluso Delrio ai microfoni de Il Messaggero – non siamo stati noi, la riunione è stata annullata da loro”. Sulla stessa linea è il resto del Partito democratico che in serata ha aggiunto come vi sia il serio rischio che salti tutto per la volontà di Di Maio di fare ancora il vicepremier.
Come riferito da Il Sole 24 Ore, dai 5 Stelle giungono conferme sull’intenzione di nominare premier Conte e sulle speranze per la formazione con un nuovo governo con i dem da parte della deputata Carla Ruocco che si è così espressa: “Il nome del premier Giuseppe Conte nella trattativa c’è e questo ci fa piacere. Confidiamo sul suo buonsenso per un esito positivo della trattativa”.
Allo stesso tempo, però, dal M5s invece hanno comunicato attraverso il capo politico Di Maio su Il Blog delle Stelle che ci saranno “dieci punti per l’Italia come base per qualsiasi discussione – hanno affermato – Il confronto tra le forze politiche su questa base sarà portato avanti dal presidente del Consiglio che eventualmente domani potrebbe essere incaricato dal Presidente Mattarella”.
“Alla fine di questo percorso ci sarà una proposta di progetto di governo che sarà stata condivisa tra le forze politiche che intendono entrare in maggioranza – hanno proseguito – Prima che venga sottoposta al Presidente della Repubblica, questa proposta sarà votata online su Rousseau dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle”.
“Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle. Il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana – hanno concluso – Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno e avranno sempre l’ultima parola”.
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Fonte: Il Messaggero, Il Sole 24 Ore, Il Blog delle Stelle, Di Maio FB