Un accordo studiato da tempo, quello tra il PD e il M5s. Per Matteo Salvini il ribaltone era stato preparato, anzi voluto dagli ormai ex alleati, che hanno ostacolato volutamente le proposte del leader della Lega.
Col senno di poi le cose appaiono sempre più chiare. Col senno di poi Matteo Salvini si dice convinto di quelle che sono state le sue ultime mosse, dalla rottura della maggioranza alla conseguente crisi di governo apertasi ai piani alti.“Rifarei tutto. Il mio elettorato, gli italiani si aspettano un forte taglio delle tasse, con il governo dei no non era possibile”, ha spiegato il leader della Lega in conferenza stampa al Senato, riportata dall’Ansa. La situazione a Palazzo Chigi era ferma, bloccata, e non permetteva di continuare un governo stabile con gli ormai ex- alleati pentastellati sostiene il leader leghista.
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— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 26, 2019
L’obiettivo di Matteo Salvini era quello di arrivare alle urne, ma sulla scena l’alleanza tra PD e M5s ha rimesso tutto in discussione. “Un ribaltone pronto da tempo, se da una settimana all’altra si passa dalla Lega al PD. Si spiegano i tanti no del governo degli ultimi mesi“, ha riferito il Ministro dell’Interno che si è detto orgoglioso della Lega che ha mantenuto, al contrario degli avversari, dignità e coerenza. “Capiamo adesso il perché dei tanti no come quelli sull’Autonomia. Rimaniamo increduli che il taglio dei parlamentari sia sparito dall’orizzonte. Se qualcuno preferisce il governo con Bibbiano, Banca Etruria, Mps, noi facciamo volentieri mille passi avanti”, ha continuato.
La proposta su cui insistere e sulla quale spingere Sergio Mattarella resta comunque il voto, la soluzione più democratica e giusta che rispetti il volere degli italiani. “Ci vuole fegato a fare la rivoluzione con Prodi e Renzi. Un’ ipotetica maggioranza Pd, M5s, Leu su che cosa si fonda? Sfido un italiano su 60 milioni a dirmi senza ridere che questa è una maggioranza stabile, che va avanti tre anni, con le idee chiare, come chiesto dal presidente della Repubblica”, ha proseguito Salvini, sottolinea Tgcom24. “Pare che stia nascendo un governo che ha le poltrone come unico collante, lontano dal Paese reale, nato da un gioco di palazzo. Inorridisco, stanno tradendo la volontà popolare”, ha insistito il leader leghista.
Nel caso in cui si vada al voto, la Lega ha in mente ad una manovra economica epocale. Prima o poi, sospira Salvini, il voto andrà affrontato, che sia tra uno, due o sei mesi. Ma chi scappa dal sottoporsi a volere degli italiani non ha coscienza politica. E se si può scappare dal voto nazionale – ricorda il Vicepremier – le regionali saranno a breve.
“Non starò a guardare se qualcuno pensa di riaprire i porti e far ripartire il business dell’immigrazione clandestina. Continuo a garantire stabilità a questo Paese. La via maestra è il voto. Prima o poi il giudizio del popolo arriva. Se fai accordi contro-natura per salvare la poltrona, alla fine a casa ci vai”, ha concluso Salvini.
Fonte: Ansa, Tgcom24, Matteo Salvini Twitter