Zingaretti: “Se vuole fare accordi con il PD, il M5s deve fare ciò che dico io”

I 5 punti da proporre al M5s per un possibile accordo lanciati da Nicola Zingaretti hanno ottenuto l’approvazione dei democratici. Il segretario PD ha spiegato la linea che dovrà seguire il suo partito nell’affrontare la crisi di governo.

Zingaretti M5s crisi di governo - Leggilo

Il segretario PD Nicola Zingaretti è stato chiaro sulle prossime mosse da seguire nel tentativo di trovare un intesa con il M5s per formare un nuovo esecutivo. Categorico su alcune questioni – sulle quali non ha intenzione di fare marcia indietro – il dem ha ottenuto l’approvazione da parte dei suoi ai 5 punti da seguire per un accordo con i pentastellati, ricorda anche l’Ansa. Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa; sviluppo basto sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori; incentivi agli investimenti. Questi sono i punti indicati nella relazione alla Direzione del PD, punti sui quali il segretario si è detto categorico. O i pentastellati accettano le condizioni oppure non ci sarà nessun accordo tra i due partiti.

In un’intervista a Il Messaggero, Zingaretti ha chiarito di non avere nessun veto sulla presenza di Di Maio in un’eventuale nuovo governo. Tuttavia, non si può far scendere in campo una squadra che ha perso già una partita. Un nuovo esecutivo, ha detto il dem, non può essere basato su un contratto, come avvenuto nel caso dei giallo-verdi: “Per carità. Il Contratto di Governo non funziona. Non si può pensare che ci siano due Vicepremier che si curano i rispettivi orticelli e che poi litigano su tutto. Cinque punti chiari sono la soluzione. Con la manovra al primo posto”.

Zingaretti rivendica quindi il successo della sua linea politica e dunque il mancato passaggio di quella dell’ex premier Matteo Renzi all’interno dell’Assemblea del Partito democratico. “Senza un Governo forte e con obiettivi evidenti, per noi ci sono solo le urne. O il M5S accetta questi punti o fa saltare il banco e se ne assume la responsabilità. Da parte nostra non c’è alcun tipo di subalternità”, ha spiegato.

Mentre avanza l’indiscrezione su Roberto Fico come nuovo Presidente del Consiglio, Zingaretti rifiuta categoricamente un “Conte bis“, mentre sul collega di partito Matteo Renzi: “La scissione di Renzi è un’eventualità che nemmeno il diretto interessato nasconde. Vedremo, ma io sono il segretario del partito e devono tenere tutti dentro lo stesso schema di gioco”. La proposta di Renzi, cioè quella di un Governo istituzionale di breve durata, sostiene Zingaretti, non ha ricevuto alcun tipo di reazione nel M5S, come riferito anche da Huffington Post. Secondo il dem, i grillini non si fidano di lui. “Il dato politico è che nessuno ha risposto alla sua sollecitazione. Mentre con il M5S, dopo la direzione PD, c’è un ragionamento aperto grazie alla nostra proposta forte e cristallina”, ha concluso.

Fonte: Il Messaggero, Huffington Post, Ansa

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