In Senato, durante l’intervento di Matteo Salvini in risposta a quello di Giuseppe Conte, ci sono state numerose reazioni da parte delle opposizioni. Il senatore Gregorio De Falco si è alzato in piedi e ha rivolto un gesto ai banchi della Lega, con tanto di labiale.
“Buffone, tu vai a casa”. Sono le parole pronunciate da Gregorio De Falco durante l’intervento di Matteo Salvini in Aula. Le telecamere di La7 non lasciano spazio ad interpretazioni e catturano labiale e gesti dell’ex senatore pentastellato, ora al Gruppo Misto. In piedi, De Falco si rivolge alla parte opposta dell’aula: “Tu… tu… vai a casa”, ripete con insistenza, come riportato anche da Adnkronos. Una frase che ha ricordato quella rivolta al Capitano della Costa Concordia Francesco Schettino. “Torni a bordo, cazzo“, intimò De Falco al comandante della nave.
https://www.youtube.com/watch?v=xK3R4Wu39fU&fbclid=IwAR2T2hVyAnj-dr0V2BfFj-V34BspH5IE5TgVEImKNV3ehHsN6hQ-WQ2-iaQ
Il gesto di De Falco è diventato virale ed in poche ore è stato ripreso sui social da moltissimi utenti:
https://twitter.com/RobGallaurese/status/1163832689205501952?ref_src=twsrc%5Etfw
Da Facebook a Instagram a Twitter, i social sono insomma i veri protagonisti della crisi, ripresa in svariate versioni. Immagini ironiche e simpatiche, gif e emoticons rimbalzate ovunque.
De Falco, Salvini e Mattarella sono i politici più virali della crisi. Ma, scherzi a parte, la questione è tutt’altro da ridere.
Gli equilibri sono instabili e la decisione definitiva è stata rimandata dal Presidente Sergio Mattarella a martedì prossimo. Le consultazioni di ieri pomeriggio hanno avuto come risultato l’ipotesi sempre più insistente di un governo di accordo tra PD e M5s. L’ex senatore grillino, ora al gruppo misto, non ha escluso di votare la fiducia ad un Governo giallo-rosso che sembra assumere piano piano lineamenti più concreti. “Con Salvini o senza? Meglio senza” così, a detta del Fatto Quotidiano, aveva brevemente risposto prima delle comunicazioni del premier Giuseppe Conte. E ai giornalisti che gli chiedevano se era dispiaciuto dell’addio aveva risposto: “Le questioni umane non hanno a che fare con la politica”. Intano Luigi Di Maio ha chiarito, elencando i suoi dieci punti per riformare l’Italia, che il Movimento non ha paura di andare al voto ma che, tuttavia, c’è bisogno di mantenere le promesse fatte agli italiani.
Fonte: Agenzia Vista, Adnkronos