Nicola Zingaretti nomina 3 direttori sanitari, ma nessuno è del Lazio

Fanno discutere le nomine proposte dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Infatti, i direttori generali del San Giovanni Addolorata, del Sant’Andrea e dell’Asl di Frosinone, non provengono dal Lazio. Nessuna critica per il momento dai 5 Stelle fino a questo momento fiero oppositore del Segretario Dem.

Zingaretti nomina direttori - Leggilo

Sono stati pubblicati i decreti di nomina dei tre direttori generali dell’Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata, dell’Azienda ospedaliera universitaria Sant’Andrea e dell’Azienda sanitaria locale di Frosinone. I fortunati, sono il dottor Massimo Annicchiarico al San Giovanni; il dottor Adriano Marcologno al Sant’Andrea; il dottor Stefano Lorusso all’Asl di Frosinone. Sono queste le nomine di Nicola Zingaretti nella sanità della Regione Lazio. Tuttavia, fa notare Affari italiani, nessuno di questi tre viene dal Lazio.

“Nonostante la crisi nazionale e il parere contrario della commissione regionale sanità, il Presidente-Segratario Zingaretti continua con le sue nomine ferragostane”, ha commentato Antonello Aurigemma, capogruppo di Forza Italia alla Regione, come riporta New Tuscia. “Possibile che nel Lazio non vi siano professionisti in grado di guidare la sanità della nostra regione, o forse queste nomine sono il frutto di una compensazione politica delle varie correnti del PD per la nomina del nuovo segretario?”, prosegue Aurigemma.

Sul ruolo come Presidente della Regione di Zingaretti aveva già messo bocca il Movimento 5 Stelle. In un articolo condiviso sul Blog degli stellati, si criticava la gestione dell’ambito Sanità. “Zingaretti ha proprio una gran faccia tosta a farsi paladino del diritto alla salute dopo il disastro che ha compiuto come commissario alla sanità del Lazio”, si legge sul sito. I pentastellati facevano notare la drammatica condizione degli ospedali e l’inefficienza dei servizi nel Lazio, le cui conseguenze vengono pagate dai cittadini. A partire dalle liste d’attesa, la situazione è critica: dal 2013 – anno in cui Zingaretti è stato nominato commissario – i tempi sono aumentati nel 90% dei casi e nel 50% sono raddoppiati o addirittura triplicati. In otto anni, nel Lazio sono stati chiusi ben 16 ospedali, il personale è diminuito del 14% e i posti letto sono scesi di 3.600 unità, sotto la media nazionale dei 3 letti per mille abitanti.

Zingaretti come commissario straordinario nel Lazio ha realizzato uno straordinario insuccesso, un clamoroso fallimento che continuerà a pesare drammaticamente sui cittadini”, si legge ancora sul blog. Un’azione, la sua, definita un colpo mortale alla sanità pubblica: mentre quella privata ha avuto i suoi vantaggi. Nel 2015 sarebbero stati dati oltre 336milioni al Gemelli, aumentati nel 2018 a più di 405 milioni. Sempre nel 2018 sarebbero stati convenzionati quasi 200 posti letto al Bambin Gesù, lasciando in situazioni disastrose i reparti di pediatria di ospedali pubblici.

Fonte: Affari Italiani, New Tuscia, Blog delle Stelle

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