Don Donato Piacentini, parroco di Sora, è finito nella bufera delle critiche per la sua predica “anti-migranti” durante le celebrazioni per la festa di San Rocco.
Don Donato Piacentini, parroco di Sora, paesino in provincia di Frosinone, è finito al centro delle polemiche per una sua predica dal sapore anti-migrante nel corso delle celebrazioni per la festa di San Rocco. Il prete si è infatti scagliato contro i profughi e contro tutti coloro che vanno in loro soccorso. Il sacerdote non ha usato mezzi termini e, senza giri di parole, ha negato il fatto gli immigrati scappino da persecuzioni e da sciagure. “Ma da quali persecuzioni scappano? Hanno smartphone di ultima generazione e indossano monili fatti di pietre pregiate, telefonini e catenine d’oro al collo”, ha detto Piacentini.
Per il parroco di Sora, piuttosto bisogna dare uno sguardo alla propria città, alla propria patria: “Guardiamoci intorno, le persone accanto che hanno bisogno e quante ne conosco io, sono tante, tantissime, una marea che si vergognano del loro stato di vita”, ha proseguito.
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Come riportato da Adnkronos, le dichiarazioni del parroco hanno diviso i fedeli lì riuniti, con alcuni che hanno gridato: “Vergogna! Non è degno di servire Dio”, ed altri che hanno invece gradito il contenuto del discorso. “Parole sante”, ha gridato qualcuno. Non è la prima volta che un sacerdote finisce nella bufera: era accaduto a Don Giorgio De Capitani – che arrivò a “giustificare” chiunque volesse uccidere Matteo Salvini – oppure a Don Francesco Carmelo Mariani, che si scagliò contro mendicanti, immigrati e rom.
Come riferito dall’Ansa, Monsignor Gerardo Antonazzo ha preso le distanze dalle parole riferite da Don Donato Piacentini, mentre la diocesi ha diramato un comunicato ufficiale parlando di “discutibili scelte personali”. Il vescovo infine nella sua predica ha sottolineato come “uno dei cardini fondamentali della vita di San Rocco è stata la scelta evangelica del ‘prima gli altri’ per amore di Cristo povero e sofferente”.
Fonte: Anna Maria Bellisario FB, Adnkronos, Ansa