Nella sede della Guardia costiera a Roma è arrivata la Polizia giudiziaria, inviata da Salvatore Vella, che coordina l’inchiesta aperta dalla Procura di Agrigento sulla Open Arms.
Dopo che la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti, con l’ipotesi di reato di sequestro di persona sulla vicenda della Open Arms, nella sede della Guardia costiera a Roma è arrivata la polizia giudiziaria, inviata dal Procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella. Tra i documenti che sono stati acquisiti, anche la comunicazione con cui il centro di ricerca e soccorso di Roma scrive al Ministero dell’Interno di procedere’senza indugio all’attracco della nave in banchina.
L’apertura dell’inchiesta, definita un atto dovuto – informa Ansa – è stata conseguente all’esposto presentato dai legali della Ong spagnola. Gli avvocati hanno chiesto di procedere per sequestro di persona, violenza privata e abuso in atti d’ufficio. Sul caso Open Arms era stato già aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Entrambi i filoni dell’inchiesta sono coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore Vella.
Tuttavia, la situazione è comunque critica e in stallo per i restanti 134 migranti di cui circa 30 minori, in attesa dell’autorizzazione a sbarcare. Autorizzazione che, anche in caso di emergenza sanitaria, spetta alla Prefettura. Intanto, informa Il Sole 24 ore, il Viminale ha dato mandato all’Avvocatura dello Stato di presentare il ricorso al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tribunale amministrativo. Il ricorso, però, dovrà avere il via libera da palazzo Chigi. La situazione si aggrava dopo che il medico di Lampedusa ha smentito le notizie, fornite dalla Ong, circa le condizioni di salute dei migranti a bordo. Ieri, infatti, altri 3 sono stati fatti sbarcare. 13 in totale quelli scesi dall’imbarcazione ma il medico ha smentito la gravità del loro status fisico. Il più grave di loro, infatti, sarebbe affetto da un otite.
Fonte: Il Sole 24 ore, Ansa