La Open Arms è ferma davanti al porto di Lampedusa da due giorni. 13 profughi sono stati fatti sbarcare a causa delle loro gravi condizioni di salute, smentite dal medico dell’isola.
“La Open Arms è una bomba ad orologeria. Se non si interviene immediatamente la prima miccia la farà esplodere”, ha detto il comandante della nave Open Arms Marc Reig. La situazione a bordo sarebbe gravissima, e ci sarebbero concreti rischi di incidenti, atti di autolesionismo o violenza. L’imbarcazione è al quindicesimo giorno in mare e staziona davanti al porto di Lampedusa, dopo la mancata firma da parte dei Ministri della difesa e dei trasporti Trenta e Toninelli del secondo divieto di ingresso voluto da Matteo Salvini. Ieri sera sono stati fatti scendere altri 3 profughi – 13 in totale quelli fino ad ora sbarcati – per via delle gravi condizioni di salute.
🔴#ULTIMAHORA
Realizzata questa notte evacuazione urgente di 3 persone e un accompagnatore per complicazioni mediche che richiedono cure specializzate. Tutte le persone a bordo devono essere fatte sbarcare urgentemente. L'umanità lo impone. #unportosicurosubito pic.twitter.com/5n1rRcKlPC— Open Arms IT (@openarms_it) August 16, 2019
Eppure, secondo il responsabile del poliambulatorio di Lampedusa, Francesco Cascio, dei 13 sbarcati, tranne un caso di otite, altri non avevano patologie, informa Agi. “Il paziente più grave è un migrante con un’otite media. Nessun timpano perforato. Abbiamo dato una terapia ed è stato trasferito con gli altri all’hotspot dell’isola”, ha riferito Cascio. Quanto alle ferite da arma da fuoco riportate da alcuni a bordo, queste “erano già cicatrizzate. Viste le condizioni igienico-sanitarie, c’era il rischio che si infettassero. Nulla di così urgente, comunque”, ha concluso.
Il medico ha poi dichiarato all‘Ansa: “C’è qualcosa che non funziona, perché tra i 13 migranti fatti sbarcare dalla Open Arms per motivi sanitari solo uno aveva una otite, mentre gli altri stavano bene: eppure dalla relazione dello staff Cisom (il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta – ndr) risulta che a bordo ci sarebbero persone con diverse patologie, tra cui 20 casi di scabbia”. Insomma, se la Open Arms parla di patologie gravissime tra i profughi a bordo, i i medici di Lampedusa fanno riferimento a tutt’altro. Certo la situazione non è delle più chiare.
“Condizioni igienico-sanitarie pessime: spazi non idonei a ospitare un così ingente numero di persone. I naufraghi vivono ammassati gli uni sugli altri, non c’è possibilità di deambulare, sono presenti solo due bagni chimici e spesso i naufraghi sono costretti a espletare i loro bisogni fisiologici nello stesso spazio in cui dormono e mangiano”, si legge nella relazione firmata dal medico Katia Valeria Di Natale e dall’infermiere Daniele Maestrini dello staff Cisom.
Fa eco il Vicepremier Matteo Salvini che ha definito le notizie sulle condizioni dei migranti della Open Arms “delle balle” e che su Facebook ha definito l’azione delle Ong come una battaglia politica non umanitaria:
https://www.facebook.com/salviniofficial/photos/a.10151670912208155/10156854679623155/?type=3&theater
Fonte: Open Arms Twitter, Matteo Salvini Facebook, Agi, Ansa