Luigi Di Maio ha attaccato in un post su Facebook l’ormai ex collega di governo Matteo Salvini, accusandolo di aver aperto una crisi senza un motivo valido. Secondo il pentastellato, il leghista si sarebbe pentito di quanto fatto e vorrebbe tornare indietro.
Lo scambio di battute tra il Premier Giuseppe Conte e il Vicepremier Matteo Salvini ha offerto una buona occasione al M5s di unirsi, in modo compatto, con il primo e tirare qualche frecciatina al secondo. “Salvini di punto in bianco ha deciso di far cadere il governo, in pieno agosto, senza alcuna spiegazione e senza nessun preavviso agli italiani. Quindi è inutile che ora sbraita, è colpa sua se oggi ci troviamo in questa situazione”, ha detto il leader pentastellato. La crisi aperta dall’ormai ex collega avrebbe conseguenze forti, come l’aumento dell’Iva, e sarebbe stata determinata solo dalla volontà di ottenere consenso. Di Maio, bloccato sulla riforma del taglio dei parlamentari, non si dice d’accordo neanche sulla volontà di sfiduciare il Governo di cui Salvini fa ancora parte. “Un Governo – scrive su Facebook – che ha ridotto il numero di sbarchi in Italia, grazie al lavoro di tutti. E il Paese è più debole anche per i ricollocamenti degli immigrati negli altri Stati europei”.
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Secondo il pentastellato, le mancate dimissioni sarebbero un chiaro segno della volontà di restare attaccati alle poltrone. Non solo: Matteo Salvini sarebbe pentito, ma ormai, scrive Di Maio, la frittata è fatta. Fare retromarcia su quanto fatto negli ultimi giorni – lo ha detto anche il capogruppo PD alla Camera Graziano Delrio – sarebbe un suicidio politico e il leghista perderebbe ogni tipo di credibilità. Il M5s, prosegue Di Maio, è comunque vicino a Giuseppe Conte: “Salvini ha fatto tutto da solo, per poi tornare tra le braccia di Berlusconi. Il 20 agosto noi Ministri del Movimento 5 Stelle saremo al fianco del Premier in aula per sostenerlo contro la sfiducia della Lega”, conclude il post.
A sostegno della tesi che vorrebbe Salvini aperto ad un ripensamento, ci sarebbero frasi a metà rilasciate ai giornalisti attraverso le quali avrebbe fatto intendere che, ad ogni caso, non è la Lega a voler chiudere ma i 5 stelle che rifiutano ogni proposta. “La mozione di sfiducia resta, ma il mio telefono è sempre acceso”, ha riferito ieri da Castel Volturno, come riporta LaPresse. Poi ha aggiunto: “Sono l’uomo più paziente del mondo. Di no un governo muore, abbiamo bisogno di sì. Se qualcuno dice sì, allora ragioniamo. Altrimenti ci sono le elezioni”.
Sulla stessa linea di Di Maio, informa Agi, c’è anche Alessandro Di Battista: “Il Ministro del tradimento inizia a dare cenni di pentimento”, ha detto il grillino. Così come Diego Fusaro crede che la Lega di Salvini voglia tornare sui propri passi, dopo aver capito di aver commesso un errore. “E’ bene“, dice quest’ultimo, “che i pentastellati aprano a Salvini. La sola speranza è un governo giallo-verde, populista e sovranista, che tenga da parte la destra liberista e la sinistra estrema”. Nell’aria, insomma, c’è chi vocifera ad una retromarcia tra le parti.
Fonte: Agi, La Presse, Radio Radio Tv, Luigi Di Maio Facebook