Aggredisce una donna e tenta di rapire suo figlio: l’aveva già fatto due volte

A Forlì un uomo originario del Bangladesh ha aggredito una donna e tentato di rapire il suo bambino, ma grazie alle grida della madre e all’intervento dei passanti, è stato fermato dalla Polizia. Una tragedia evitata per un soffio.

Forlì tenta di rapire bambino - Leggilo

Non sono rari, purtroppo, gli episodi di violenza e terrore a carico di cittadini di nazionalità straniera. L’ultimo in ordine di tempo si è verificato in piazza Saffi, a Forlì, lunedì 11 agosto, nel tardo pomeriggio. Qui un uomo di nazionalità straniera ha aggredito una donna che stava camminando in strada, spingendo il passeggino su cui si trovava suo figlio. Subito dopo, ha provato ad afferrare il bambino e a portarlo via. “Aiuto tenta di rapire mio figlio!”, ha gridato la donna chiedendo aiuto ai passanti. Questi ultimi, allarmati dalle urla, hanno allontanato l’assalitore. Nel mentre, altri testimoni hanno chiamato le Forze dell’ordine. Sul posto, giunta immediatamente una pattuglia della polizia che ha fermato l’uomo in flagranza, attualmente in stato di fermo.

Come riportato da Il Resto del Carlino, l’uomo è un 30enne di nazionalità bengalese, affetto da gravi patologie di natura psichiatrica. Il sostituto procuratore della Repubblica, Lucia Spirito, ha convalidato il fermo. L’accusa nei confronti dell’assalitore è quella di tentato sequestro di persona. Gli inquirenti stanno ancora indagando per delineare al meglio la dinamica dei fatti e averne una ricostruzione più precisa. A questo proposito, diversi testimoni sono stati ascoltati e hanno fornito la loro versione. Da quanto sarebbe emerso dalle testimonianze, l’immigrato avrebbe agito già due volte ,anche lo scorso sabato in pieno centro.

Da parte sua, l’indagato non sembra collaborare con gli investigatori. Si cerca di capire se l’uomo avesse avuto realmente intenzione di strappare di volta in volta i bambini alle proprie madri oppure fossero stati soltanto attacchi molesti dovuti ai supposti squilibri mentali di cui è affetto.

Fonte: Il Resto del Carlino

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