Nicola Zingaretti prova a tenere unito il suo partito. La proposta di Matteo Renzi di un Governo istituzionale ha diviso i dem sui favorevoli e quelli che si sono detti contrari.
Il nome di Giuseppe Conte è rimbalzato nella lista dei probabili Premier che potrebbero reggere la guida del Paese, designati dal Presidente Sergio Mattarella. Un nome, il suo, che Matteo Renzi ha così commentato ai microfoni del Tg2: “Non mi impicco alle formule. Non è che in questo anno abbia brillato, è stato un premier inesistente, ma non tocca a me decidere. E’ compito del capo dello Stato”. Intanto, la crisi di Governo aperta da Matteo Salvini ha suscitato divisioni e squilibri all’interno del PD, apparso diviso circa le prossime mosse da seguire.
Cosa vuole Zingaretti
La proposta di Matteo Renzi di un Governo istituzionale in alleanza con il M5s ha diviso i dem. Nicola Zingaretti su Facebook invita il partito a restare unito. “Il Governo ha fallito, è in crisi e quindi le nostre ragioni erano quelle giuste. Ora è il momento dell’unità per proporre un’alternativa per il Paese“, dice. Poi prosegue: “Ora, io credo, è il momento dell’unità e dell’allargamento delle forze per farci trovare pronti ad ogni evenienza. Mi batterò fino in fondo per raggiungere questo obiettivo”.
https://www.facebook.com/nicolazingaretti/videos/1101287470060811/
Fa eco la proposta di Goffredo Bettini di un governo di legislatura. “Bettini indica un percorso difficile ma intelligente che credo valga la pena provare a percorrere. Sarà pieno di insidie e potremo provarci solo con un patto interno al Pd: lavorare tutti come una squadra, unita intorno al segretario”, ha commentato su twitter Dario Francheshini.
Bettini indica un percorso difficile ma intelligente che credo valga la pena provare a percorrere. Sarà pieno di insidie e potremo provarci solo con un patto interno al PD: lavorare tutti come una squadra, unita intorno al Segretario. pic.twitter.com/wxMIrT0lh2
— Dario Franceschini (@dariofrance) August 13, 2019
L’idea di Bettini sembra essere condivisa anche da Maurizio Martina che, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital: “Considero questa traccia di lavoro giusta e da sostenere. E’ chiaro che i margini di un confronto con il Movimento 5 Stelle sono assai limitati ma rimangono possibili se matureranno una nuova consapevolezza politica, alternativa al pericolo estremista di Matteo Salvini”, dice. Secondo Martina, serve una svolta utile al Paese per “mettere in discussione anche le folli politiche migratorie del ministro uscente della paura. Il Pd unito può fare la differenza in questo confronto e respingere così il gioco pericoloso di Salvini sulla pelle degli italiani”.
Al contrario, Paola De Micheli – vicesegretaria PD – rifiuta un altro governo con questo parlamento, visto che mancherebbero le condizioni per portarlo avanti. “La prospettiva più probabile sono le elezioni politiche”, dice. Attesa tra qualche ora la conferenza stampa di Renzi.
Fonte: Radio Capital, Dario Franceschini Twitter, Tg2