Picchiato dai nomadi per aver provato a sgomberare un campo Rom. Questo quanto accaduto a Gianni Precoma, Sindaco di Caerano San Marco, in provincia di Treviso, militante della Lega.
“Sono stato letteralmente picchiato dai nomadi, li denuncio”. Così, il Primo Cittadino di Caerano San Marco Gianni Precoma ha raccontato quanto gli è accaduto. Ancora in convalescenza, in fase di ripresa, sarà ascoltato nelle prossime ore per chiarire alcuni aspetti della vicenda. Intanto – informa Rai news – emerge meglio la dinamica di quanto accaduto in via dell’Artigianato qualche sera fa. Precoma si era recato in quella zona per smantellare un accampamento abusivo occupato dai nomadi, stanziati in quella strada con un camper e una tenda. Precoma voleva riportare l’area al decoro urbano, ma è stato malmenato e picchiato dai Rom. Sul posto, è intervenuta l’ambulanza e il Sindaco è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Montebelluno, con botte ed evidenti graffi e lividi sul volto.
Precoma – informa Treviso Today – si sarebbe recato da solo, senza l’assistenza delle Forze dell’Ordine, a parlare con gli occupanti del camper fermo in un’area non autorizzata. Al comando della compagnia di Montebelluna non risulta alcuna richiesta di assistenza e questo è, ad oggi, uno dei punti da chiarire della vicenda. Ad aggredire il Primo Cittadino sarebbe stata una sola persona – il gruppo era composto da tre – che attualmente non è stato ancora identificato. Il nucleo, considerato stanziale, da anni si muove fra tre o quattro comuni dell’area, e riceve sostegno dai servizi sociali e dalla Caritas, come spesso accade. A carico dei componenti, risultano piccoli reati contro il patrimonio.
Precoma è stato dimesso ieri sera con una prognosi di cinque giorni. La denuncia non è ancora stata formalizzata, ma il reato è comunque perseguibile d’ufficio. Solidarietà nei confronti di Precoma è stata espressa dal Presidente del Veneto, Luca Zaia. “Allucinante che un sindaco di quelli che ama la propria terra, il decoro urbano e vuole tutelare i suoi cittadini, intervenuto soltanto per far osservare leggi e regolamenti, venga pestato brutalmente a sangue“, ha commentato alla stampa locale esprimendo solidarietà per quanto accaduto.
Fonte: TrevisoToday, Rainews
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